Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
«netteasi, la conferma dei Deourioné pel seguente sessennio ~ ph a questo uffizio municipale, nh agli altri ammetteansi i debitori ilei la Università, e persone a cui il prescritto delle regie prammatiche si opponea. Nel l'annotarsi, nel votare è nei sedere in parlamento, ed altresì nel portare le aste del Baldacchino, ne'i icevimenti dell' Arcivescovo , de' Magistrati superiori ed in qualunque operazione e funzione, doveansi al primo ceto distinzioni , onori e preferenze. Molte disposizioni psservate nella descritta forma di governo prendeano vigore dagli antichi Statuti municipali e dagli usi inveterati (3*7).
Per ragione de' cambiamenti politici accaduti nel 1799 ì mestieri dev.iar brevemente dall'oggetto in disamina, e volgersi a quello di alcuni Magistrati regii o baronali riseduti hi Vasto, e della loro influenza nella nostra civile economia. Veduto abbiamo già da' tempi de' Normanni il Baglivo conoscere nel civile, e dal 1337 un Capitano amministrar la giustizia nel criminale. Venuti in Regno gli Aragonesi, ambe Je giurisdizioni col mero e misto imperio costoro concessero a'semplici Baroni. D'allora (divise le giurisdizioni del Ba-glivo, e il picciol foro delle pene per danni e frodi confi* dandosi a special uffiziale nominato Giudice della Bagliva e Ballo auche ne' nostri Statuti ) d'allora non più Baglivo si appellò il Giudice delje cause civili ; ma riunita questa giurisdizione alla criminale in un medesimo Magistrato, questi ebbe titolo di Governatore, di Capitano , regio o baronale, secondo la condizione della Università (3*8). È per tal sistema che nel 1467 uri regio Capitano trovavasi in Va-t sto ( 14) , ed in altri tempi sedette nel nostro tempio di Astrea un Governatore o Giudice baronale o Vicemarchese, il quale dal Feudatario eletto, confermato o cambiato, ambe le giurisdizioni esercitava (32g) con potere esecutivo : però circa i primi anni del secolo decimosesto non al foro di luiy bensì a quello del Sindaco doveansi addurre le cause meramente civili, riti che meglio si conosceranno né' nostri Statuti e privilegi!. Godea questa Università da immcmorabil tempo il privilegio di congregarsi in parlamento senza intervento di Governatore; ma nel 174* costui accedeva in Consiglio. , però sol quando gli amministratori comunali si creavano (33o). Nel 1704 il Marchese ebbe a pretendere che il suo rappresentante presenziasse ad ogni parlamento, la qual cosa non conseguì che nel 1769 (331).
Arrecarono le armi francesi i germi «Jella riforma nella organizzazione e nelle attribuzioni de' corpi civili. Un governo provvisorio, ch'ebbe legai nome di Municipalità,qui stirse nel. 1799 : cinque principali cittadini, de' quali unoI
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