Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

Pagina (93/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      » gjtib. 3. Cap. L Che li Buczeri (macellari) debiano fan la carne secunao lo stromento et capitoli de ^ la Università Jacti ne la compra de dieta buezaria. II. Che li Buczerif Tavernarij et Molinari debbiano exercitar lialmente (legalmente)'// loro fxereiti}. HI. De lo appreczo de la carne et de lo star a lo prezzo che la Università, eligerà. IV. De lo appretto de la carne bovina et pescio. V. Di quelli y ohe vendono una carne per un? altra , et cusì ( così ) de pescio,, caso, et de ogni altra cosa. VI. Del peso del pescio e del vender de ipso ( Si stabiliscono i prezzi delle diverse specie di pesci: i cefali a tornesi tre la libbra; lo stor rione e '1 tonno secondo la stima del Sindaco e de' due ap* prezzatoli. Servami di pesce prima la terra di Vasto, e pai gli altri Comuni). VII. Che nisuno venda pescio solato se non è stato quattro dì in salsa. VIII. Della vendila della tonnina ( a tornesi quattro la libbra ). IX. Come si deve vendere la gelatina del pesce. X. Di non tener diverse carni in una banca. XI. Che non, poi sono vender de natte bovi, nè fare aboctar nissuno animale (Aboctar , abbottare ; i macellai , dopo ucciso 1' animale , ne intaccano la pelle della zampa, e quivi soffiando lo gonfiano \ indi lo bacchialo e lo decorticano). XII. Che debbia apparer in la carne lo suo insegnale. XI11. Che li buczeri nonfacr zano lordine , nè bructura in la bechtria. XIV. Che li buczeri siano tenuti ogni sabato rader la banca. HV. Co» mo deve star la linguetta della bilanza. XVI. Che ni-sun impedisca lo buezeró et pesatori, nè manco la bilanr za. XV 11. Per ciascuna salma di pescio lo Sindico ne habia un rotolo. XVIII. De li animali, che non Se pondo extraer fuor a. XIX. Come deve vender la carne i bue-zeri. XX Che li tavernari non vendan vino senza bolle-cte. XXI. e XXII Che li hostelani (venditori di vini) tengano li vasi (misure dette peticii, mezzi peticti», ecc. ) jvù-sti et sigillati (con impronta legale della quantità ) sopra t sotto. XX111. Che nisuno metta acqua in li inbusti (mosti). XXIV. Che non si faczano torcitura di venatari (vinacce). XXV. Como si deve intender lo Distretto. Lo Disirecio della terra del Vasto s intenda in questo modo• Come lene ( tiene ) Ut vigne de JBonanocte sa-glienno (salendo) al pastino de Don Martiale scendo allo passo de le macine ad Sancla Margarita, et all'ara (aja) di Va rollo alla carrera sopta al eolio de la me ndala corno acqua pende , scendo alli pastini ad presso la ma~ jese (maggese) de mastro Buchomiro, recalando corno tene, li possessioni sopto ad Castiglioni , intendenUosc de vi-
      L


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

Pagina (93/442)






Buczeri Università Jacti Buczerif Tavernarij Molinari Università Sindaco Vasto Comuni Aboctar Sindico X Che XXII Che Distretto Disirecio Vasto JBonanocte Don Martiale Sancla Margarita Buchomiro Castiglioni Uosc