Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
rf* melar agne (melaranci) (senza licenza delSindaco).ZJÒ72T. Che lo Sindico non possa in dicti Capitoli poner mano• LXXX. Che tutti natur (ogni natura) de frucii de orterra (ortaggio) , et fogliame , oepolle et agli si debbiano vender sopra la banca. LXXXL Che lo paire sia tenuto per
10 JìgVxo r et lo patrone per lo garzone. LXXX1I. Che ogni anno se ricerca la licenza (Al padrone di una possessione deesi ricercare in ogni anno la licenza di fare in quellà ciò che questi à concesso di praticarvi). LXXXlìl. Che lo Sindico possa inquirere le persone che non hanno ' possessioni alle porte de la Terra (ossia che non possano Immettere piantoni nell'abitato).
Mancante di frontespizip e di regio assenso è il disadorno Volume manoscritto degli Statuti serbato tuttàvia nel pubblico archivio. Di leggieri sii dimostra rimontar quelli a1 primi anni del, sestodecimo secolo: in vero mentovata essendovi la Maestà Cattolica (L. I. C. I.), non altri che Ferdinando di Aragona nel i5o3 può sottintendersi, o al più tardi Carlo V, che nel i517 per Cattolica e Cesarea Maestà si ap-
rllava , come da' loro placiti si desume (335). Difficoltoso poi 1' assunto di valutar la legalità degli Statuti : a tale scopo ecco quali dati ò raccolti : 1. la rozza lingua, in cui
11 leggiamo , pareggia quella de' Capitoli di Napoli e di Vasto sotto gli Aragonesi dinasti: 2. fra le comunali scritture rassegnate nel 1612 un libro v'era di cinquanta carte scritte, clie portava titolo di Capitoli delia Baj ulazione , e che incominciava come il volume degli Statuti (336) : 3. negli atti del 1706 tra ì Duca Lante attore, e la Università di Vasto sta inserita fede di nostro Cancelliere comunale, ove a parola si riportano otto capitoli tolti dal libro quarto de' Capitoli della Baj ulazione , ossia della Curia civile di Vasto (337) ; sono dessi ugualissimi, sin nell'ordine numerico , a'capitoli degli Statuti in disamina: 4* alcuni comunali usi , e noi] pochi articoli de' privilegi! nostri concordano co' dettami degli Statuti (338): 5. di questi ebbe il de Benedictis tanta buona stima da valersene talvolta in prova di sue asserzioni, anzi per intero ei si trascrisse il capitolo delle festività da guardarsi. Or pare che gli addutti argomenti conciliar possano autorità a' disputati Statuti. Ma ond'è che il regio assenso vi manchi ? Il volume , che abbiamo , non è quello stesso del 1612, poiché risulta di 37 fogli scritti, o pagine 76. Può adunque sospettarsi che 1' originai volume, vergato con la vera ortografia del i5o3 , scevro di grammaticali sconcordanze, fornito di frontespizio e di regio assenso; forse per private mire o per altra cagione sparì. Pe-
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