Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
inazione, quei delle gabelle parimenti la riscuotessero: chiara ella è nel i&Q e i442 (Priv. IV e VI). AH* uopo di restaurarsi le cadenti mura della terra , re Ladislao permise nel i4oi accrescersi di grana quattro per rotolo di 36 once la gabella della carne fresca (438): fu di grana due nel i4t8:e per identico bisogno (434) s di siffatta gabella ebbesi conferma nel *465 (Priv. Vili). Ne* teste mentovati regii assensi del i4»i 6 ì4i», pel medesimo bisogno di restaurazione, lasciasi in -arbitrio della Università anche Fa gabella sul vino nella proporzione di grani o denari per pelicla , giusta le parole di Ladislao , e di due denari per la stessa misura , come Giovanna II si esprime. Questa gabella figura ne* bilanci del 1626-e Volle nel 1837 il nostro Consiglio
d'Intendenza che alla gabella del grano quella del vino si sostituisse. IL Decurionato oppose, il dazio.del grano poter più lungamente, e 9enza pubblico risentimento per la novità, gra vitare; insensibile risultare, poiché sul pane, che il cattadino consuma in un. giorno, et rilascia tal frazione da equivalere a • cavalli due , mentre assai molestia avrebbe dal dazio del vino, del qtial liquore pel mestiere di agricoltore à egli d'à«sai urgenza \ Vasto non incettar vini 7 ma grani, onde questo dazio e non quello può a'bisogni bastare, calcolandosi ancora la spesa pe' verificatori delle quantità di vini esistenti nelle cantine. Convinto il Consiglio, la imposizione non ebbe luogo nel i838 (439). La gabella della farina era di grana i5 a salma nel i6oi (44°)- Correndo l'anno 1670 la Università mancava di somme onde pagare Xctdaitorio pel maritaggio della figlia del Marchese; quindi le fu permessa la gabella di carlini due per salma o decine 3i di farina (440* Alta >n CQn~ fronte» di altri anni fu la gabella del pane bianco affittata per ducati 910 nel 1789 (44^)- Affittaronsi le'gabelle, nel 1597 per ducati i4ooo; nel i6o5 per i6doo (44^), ncl *63i per 6920 (444) ; nel i683 per 5i4o (445).
Vastasla. Diedcsi in affitto con la Mastrodattìa per annui ducati 1690 nel 1555 (44*>). Donati furono alla Università dal concittadino Gio: Battista Codagnone nel i835 undici Cavalletti e dieci tavoloni , i quali servono a formar ponte negPimbarcamenti (447)- Prima della donazione il ponte fornivasi da particolar cittadino, ed ei traevane emolumento.
Beneficio per la vendita del sale. Obbligate furono le Università sin dal 1499 di smaltire sale in proporzione, del popolo, a prò dello Stato (448)» Ebbero indi in retribuzione il beneficio qui notato, eh' elle riceveronsi da' venditori privilegiati sino al 1817; da questo anno in oggi direttameute dall' Amministraiion generale de'dazii indiretti lo riscuotono-
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