Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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(449). Affinchè notizia alcuna, ancorché di lieve conto, non si perda, soggiungo che a dì 3 Marzo 1292 i regii Officiali deposero presso Matteo di Roberto Notaro di Guasto Aimone , essersi introdotto furtivamente sale in questa terra ; il qual fatto fglkio con testimoni provavano (45o)*
Gratti addizionali alia fondiaria* Si applicano a costruzione o riparazione di edìfizk) o strada provinciale (451).
Terra lieo, decime e ripartizione de' beni demaniali. Affittatomi i terraggi per annui ducati i5oo nel i554 (45*)-Ordinata dall'immortal Carlo Borbone nuova formazione di catasti , questa Università il suo §tato di entrate e di pesi nel 174° compilò; drqui rileviamo che a solo tommola 7600 circa del territorio vastese l'azione della Università si estendeva; il restante tenimento, dedottavi la parte occupata da' feudi rustici e da' boschi di lei , possedeasi franco di azione da' particolari cittadini, da' luoghi pii 9 e dalla camera baronale. Di quelle torninola 7600 soggiaceano a terratico tom. 1100, a decime tom. 5oo ; frattose, sterili, incolte le altre tom. €000 nulla rendevano , ed al pubblico uso di legnare Sovrauo indiritte al sollievo della indigente classe del popolo ed aJla prosperità de* Comuni , emetter fecero sin dal 1806 decreto di ripartirsi a quella classe le terre demaniali deUe Università col peso del canone (454)• Una tal disposiztonp non conseguì effetti pe '1 demanio vastese , poiché intestato in Fondiaria a' co-Ioni possessori , ritennesi, in forza di decreti generali (455), come legalmente ripartito già da immcmorabil tempo il nostro demanio (456).
Censi. Nel 174^ Università ne a vea varii con tra del Marchese , sulla di lui cantina, osteria, sul palazzo (457).
Taglio delle mortelle. Parlasi di questo affitto in documenti del 1618 (458) ; ma sì recente es«er non può tal natura d' introito: in vero Ladislao permise nel 1391 im^ porsi dazio sulla estrazione delle mortelle (pag. i3i): queste rendevano ducati 12 e grana 25 nel 1812 (4i4)*
Molino. A' 10 Ottobre 1281 .i Vice-mastri Portolani e Proccuratori del re in Apruzzo affittarono a Matteo Gentile case , giardino , vigna e la decima del Molino appartenenti alla regia corte , per due once di 01*0 , tari 7 e grana 10: l'atto fu scritto in Guasto Aimone da Notar Benencasa della terra stessa (459)« Fa noverato il Molino del Sinello fra i beni feudali di Errico di Guasto Aimone nel i3o4 fp^gt 12Ì (409? j.Confermò Ferdinando I nel i4^5 alla Università l'antico diritto di decima sul Molino ( Priv. Vili) , dritto che dal Guevara nel 147* le venne restituito (Priv. XVIII). Ferdi-
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