Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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naiido II donò SI Molino alla Università , ed Innico d'Ara-los net i499 confermò la sovrana largizione (Priv. XI). L'affitto del Molino fu per ducati 955 nel 1821, ducati 5oo nel x8239 e ducati 700 nel 1825 (46o).
Boschi comunali. Leggesi ne' capitoli del i635 appartener Selvacupa alla Università (4o6). Nel 1740 questo fóndo si calcolava esteso per circa 55o tommola , con alberi infruttiferi e con poche querce: soleasi in que' tempi affittare ad uso di pascolo per annui due. 10, ovvero i5. Il Cipranneto nel 1740, pari in ampiezza a Selvacupa, e coperto da infruttiferi alberi, non davasi in affitto (453). Ambe queste tenute, comprese nel nostro tenimento, in Settembre 1783 furono misurate: la Selvacupa o Defenzuola avea tommola 4*2 6 misure 12 di superficie; il Cipranneto tommola 210 e misure 12 , nelle quali comprendèansi tommola 35 di terreno inculto (4^0* Fiancheggiato da Selvacupa e da Sinello è un fondo* un dì boscoso, oggi seminatorio , posseduto dalla casa d'Avalos e denominato il Sellotto : nel 1810 il Comune ne reclamò la propietà , e chiese ancora che i confini dello stesso Sellotto e que'del Cipranneto invasi dalle possidenze marchesati,ristabiliti si fossero a tenore della pianta del 1784. La feudal Commes-sionea queste domande annuì (4*4)* Frasi nel 1812 già tradotta la lite per la rivindica del Sellotto nel Tribunale di prima istanza di Chieti (4f4)i ma sin oggi la esccuzion del decreto è stata trascurata.
Casa del Consiglio. Era quella, che oggi forma finterò settentrional limite al largo de' Ferrari , confinando ili oriente ed occidente con pubbliche strade, ed avendo alle spalle le case de' cittadini (462). Possedeasi dagl'Invitti casa, che chiudea nel sud la piazza del pesce (463). 11 Marchese avea taverna , attaccata al Collegio delta Madre di Dio, il quale stavasi allóra innalzando , e credito di annui ducati ventotto con tra gl'Invitti. Nel 1692 il Marchese donò a' Padri del Collegio annui ducati dieci sugl'Invitti: i Padri con tal somma presero ad enfiteusi la mentovata casa degl'Invitti , la quale essi cederono al Marchese r onde aggregare al Collegio la taverna : il Marchese diede alla Università la casa degl'Invitti ad uso di Consiglio, e prese a se la'casa comunale al largo de* Ferrari (464)? ridotta indi a taverna baronale. Soppresso il Collegio uel 1807, e donatosi alla 'Università 1* ampio edifizio , quivi la Cancelleria e la Sala del Consiglio si sono stabilite. Nel 1811 la casa nella piazza del pesce fu censita al concittadino Nicola Cancelliere (465) , il quale nel 1816 se I'affrancò (466).
Botteghe nel largo de Ferrari. Edificate poco primai^oosle
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