Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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del >548 (4^7) 9 limitavano ad occidente il largo de'Ferrari: la prima, che fiancheggiava F occidental pilastro di porta castello, e due altre consecutive, soleansi locare specialmente agli affittatori delle gabelle. Nei i83a la città le demolì in un tratto, onde migliorar l'aspetto di quel luogo , nella fausta visita del Sovrano: la loro struttura non era salda: si pensa riedificarle nel muro de' Barbacani (468).
Beni fondi. Parlasi in istrumento del i548 di territorio posto a lido di mare, precisamente alla Calatorail qual fondo co'beni della Università di Vasto confinava (467)* Presidii fissi. Volea giustizia che la Università pe 'l Privilegio XII non avesse conosciuto simil peso dai 1576 al i65a; e pure nei 1612 su fuochi 862 ella pagava atfnui ducati a66 e grana 91 per presidii fissi (469).
jBargello. Per esso erogava nel 1612 due. 34 c grana 76 (47°)-
Donativi. Nel dì 19 Settembre 1289, in adempimento di regio ordine, la Università elesse Sindaco Malgerio di Guglielmo per recare al Giustiziere di Apruzzo citta once venti di oro in soccorso delle necessità del regno. Benencasa di Berardo nostro Notaro ne scrisse latto in Guasto Aimone (471).
Debiti. Contrasse la Università il grosso debito, ond' è menzione nello Stato del Tappia , per aver mantenuta con mal calcolata offerta e generosità , numerosa compagnia di soldati Spagnuoli, i quali spediti in Vasto dal Viceré Duca d'Alba a danno d*Innico d' Avalos, gravar doveano gli omeri del Marchese (472). Da regolari instrumenti nasceano le partite' di débito, quasi tutte corredate di regio assenso, e con usura a 7 per 100 (4i 1). Soddisfatte queste successivamente, altri debiti la Università andò contraendo. Varii crediti dal Marchese si vantavano , i. quali dalla Università nel 1764 oppugnati, ristretti furono per la regia Camera della Sommaria a due. 8000. La città divisando ad un tempo e l'esentarsi da usura e l'appellarsi, nel 1782 i due. 8000 depositò. Ma il nuovo giudizio non fu intentato che in forma di reclamo presso la Feudal Commissione , la quale nel 1810 dichiarò legittimo il debito, giusto il pagamento, ed estinta ogói ulterior pretensione tra l'Università e 'l Marchese (47 3)-Aledico comunale pe poveri. Si à menzione di lui nel i554 salariato dalla Università (474)- Nel 1618 da vansi ad Un medico comunale annui ducati 3oo (475), i quali a tre professori nel 1621 ripartivansi (476).
Orologio. Un solo orologio , il comunale, notò le ore al pubblico vastese: le due campane pendeano da torretta so* vrastantc alla Caia del Consiglio nella piazza del pesce; la tor-
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