Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

Pagina (138/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      i38
      in Venere quel tanto di Castel Linari , che dal Monastero possedessi (io). Acquistaronsi i Benedettini di Tremiti altra porzione di Castel Linari: di fatti mentre costoro ottenner ratificazione per la terza parte di Linari da Papa Alessandro
      III nel 1171 (492),gli altri di S. Giovanni in Venere nel 1176 dallo stesso Papa per la Cella di S. Pietro Linari la conseguirono (493). Di poi a'Benedettini di Tremiti da Papa Alessandro
      IV nel 1256 la medesima approvazione fu data; e sembra che altrettanto si fosse praticato da Niccolò II nel 1261(49:»). Nel i3o4 il re concesse ad Errico di Guasto Aimone il territorio incolto di S. Pietro Linari , nel quale però alcune porzioni erano lavorative; gli cedè benanche le annue prestanze dell'Abbate di S. Pietro Linari, consistenti in salme 12 di vino, torninola 4 e mezzo di grano, tom. 4 e mezzo fra orzo espelda, un paste o carlini sette e mezzo, due opere di bovi ad arare, ed un' opera per mietere (494)* Leggesi in esso privilegio che U vallone Livortilli ( oggi ignoto, se pur non è la Lebba) separava il territorio di Linari da quel di Penna. Nel dì 14 Febbrajo i385 si rogò istrumgnto dentro la chiesa di S. » Pietro Linari (495)* Fu di questa villa una fanciulla di cinque anni , la quale ivi in atto di morire annunziava , nè il fatto la smentì , che in qael momento il venerabile Domenico da Firenze Frate de' Riformati dimorante nel nostro Convento di S. Onofrio, pur ei si moriva (496): altri dice che la fanciulla era di Vasto (497)* Abitatori di Villa Linari pur furono nel i528 un tale Ambrogio, Giovanni Surcino e Scia-none ; nel i544 Francesco Bianco e Donato di Bladichio ; nel i549 Paolo Nicola Sartore , la di cui moglie Margherita possedea vigna nel tenimento della Villa (498). Imputasi al Turco la distruzione di questo casale ( 6 , 499 )> forse nella fiera invasione del i566. Il Viti, che vivea nel i644 « Io disse disabitato fin da' tempi degli avi suoi. Ve-deansi quivi , circa la metà del secolo decimosettimo, gli avanzi di chiesa intitolata a S. Salvatore (5oo).
      Casale Castiglione , e Casale Salinenti o Sabento. Errico III nel 1047 confermò il possedimento di Castiglione a' Monaci di S. Giovanni in Venere (io), i quali n'ebbero ugual ratificazione da Papa Innocenzo 111 nel 1204 (5oi) ; ma la regia sanzione al dominio temporale, e quella del Pontefice alla giurisdizione ecclesiastica rifei ivansi?, Legge-si donata nel 1233 la chiesa S. Biase di Castiglione presso Vasto a quella di S. Tommaso di Varano ; la qual chiesa di S. Biase passò indi in potere de' Monaei Celestini di Vasto (5o2). A dì 5 Settembre 1270 , regnando Carlo I d'Angiò, praticate le subaste in Guasto Aimone,i Vice-maestri Portolani
      CjOOQ le


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

Pagina (138/442)






Venere Castel Linari Monastero Benedettini Tremiti Castel Linari Linari Papa Alessandro S. Giovanni Venere Papa Cella S. Pietro Linari Benedettini Tremiti Papa Alessandro Niccolò II Errico Guasto Aimone S. Pietro Linari Abbate S. Pietro Linari Livortilli Lebba Linari Penna Febbrajo Linari Domenico Firenze Frate Riformati Convento S. Onofrio Vasto Abitatori Villa Linari Ambrogio Giovanni Surcino Scia-none Francesco Bianco Donato Bladichio Paolo Nicola Sartore Margherita Villa Turco Viti S. Salvatore Castiglione Casale Salinenti Sabento Castiglione Monaci S. Giovanni Venere Papa Innocenzo Pontefice Legge-si S. Biase Castiglione Vasto S. Tommaso Varano S. Biase Monaei Celestini Vasto Settembre Carlo I Angiò Guasto Aimone Vice-maestri Portolani Giovanni Onofrio Salvatore Errico III Giovanni Biase Tommaso Biase