Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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Emula d' Istonio per antichità di menzione, per fasi di denominazione, e per numero di scrittori, i quali fecero motto di lei, escluso il Probo , pur essa giurò guerra a1 Romani solla votiva ara di Giove Eleuterio. Suo nome è quivi Bicia ( Iscr. I ) ; ma Buca presso Strabone e Plinio ; Buba l'appellarono Tolomeo , Stefano Bizantino , Berlingeri (5i8) ; in Biondo è Bica (519) ; in Mela Buccara ; altri , fra i quali il Fella (5?o) , confondendo due luoghi assai distinti, in un solo i nomi di entrambi cumularono ; onde le denominazioni di Sica, Sicca, Sepie ( Castello Longobardo o Franco , che presso la foce del Sangro , all'occidente, ergevasi ) nella sinonimia di Buca entrarono. Altri ancor più strani errori di sito e di denominazioni si commisero (521}.
Lucio Ganacci ( i di cui manoscritti intorno al sito ed alla fortuna di Buca la fatalità di Vasto à distrutti od occultati ) ei , vissuto nella seconda metà del sestodecimo secolo, scruttinò diligentemente i siti della Penna : vi trovò i vestigii di un teatro , di due tempii e di mura , pezzi di colonne, di mattonacci , di tegoloni, di marmi segati, molti aoqoidotti e sepolcri; altri grandiosi oggetti di antichità, ei soggiugne, ingombrerebbero tuttora questi campi se a Vasto per la fabbrica del Palazzo in tempo di Giacomo Cal-pora non trasportavansi (522). Apprendiamo dal Viti che Ca-nacci ebbe di là medaglie lapidee, in una delle quali mira-vasi a basso rilievo la testa di M. Tullio Cicerone ; che nella Lebba si raccolse braccio di bronzo , la di cui mano offriva alcune lettere e che in que' dintorni si disotterrarono delle urne di creta cotta con Genere , delle medaglie di bronzo > di 01*0 , di argento , e nel 1614 alcuni berilli e carnei. Circa it 1720 si svolsero dal terreno della Penna alcune monete di oro con la impronta della Croce e con le. sigle l. C. I. C. interpetrate per Imago Crucis Jesu Chriiti. L' argentea medaglia trovata poco lungi dal bor schetto Salabuca nel 17&2 , presentava Cupido alato in biga , sotto di cui un personaggio soprastante alle parole T. ' CLOVLI; nell'esergo vi si vedea testa a tempie alate coverta di cimiero e librata sulla parola RÓMA. Coprendo il 1734 ebbesi dalla stessa pianura altra moneta presentante testa d'Imperatore e Corvo (3).
Benché mille visite e spoglia menti queste pianure avessero sofferto da'nostri maggiori, pur non mancano di nuovi oggetti: assai più darebbero se il braccio del pubblico confortasse i travagli dell' archeologo. Anch' io , fattomi storico per inci-dente , astretto a continuar la dura opera dal mio stile , che giammai si arresta nelle imprese , e spinto dall' amor
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