Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

Pagina (143/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      i4*
      delia scienza a rendere compiuto , per quanto mi i potàbile, il mio lavoro , anche io son corso a racimolare io questo terreno. Gli oggetti in parte a Buca ed in parte a Pennaluce mi sembrano spettare; laonde divisamente la loro descritta» ne farò.
      Lo spianato circondante ad impari raggi la chiesolinft della Penna è disseminato d'infrànti antichissimi tegoloni , mattonarci e doppissimi pentoloni: sminuzzati di contrailo da' rustici strumenti, a stento un qualche largo pezzo se ne rac* coglie : queir unico j in che i miei occhi diligentemente tra-* guardanti s'imbatterono , offre in rilievo , ed a guisa di sigillo, il monco nome di G. HO ( Iscr. 119 ). Se un Ho-stilio o un Hosidio vi s* indicasse , daremmo a lui ua parentado in Istonio ( Iscr. 3o , 61 , 52 ). Varii marmi sé-gati a disegno, ed un pezzo con intagli a festoni miraosi incastrati nella facciata quadrilatera della chiesolina : nell' in» gresso al breve atrio di questa, a destra, poggia sul suolo un gherone di grossa colonna striata alto circa palmi cinque. Sulla metà della pendice , per la quale dallo spianato della: chiesolina discendesi alla Lebba , nella linea sud-owest del* mentovato tempietto , appare , nella profondità di due palmi, una porzione di aqquidotto o di cloaca a mattonacci ed a tufo, riuniti dal durissimo cemento,onde le romane fatture si distinguono.
      Fra le molte deliziose contrade del nostro tenimento evvi quella , che per gigantesco vecchio Fico (6) oggi abbattuto , per ricca scaturigine di fredda limpida acqua , da immemoranil tempo fonte del fico , e corrottamente fonte della ficora si appella. La vigoria delle vegetanti famiglie, i tristi avanzi della umana caducità e gì' inconcussi ruderi di non volgari edifizii le conciliano maestosa vaghezza. È dominato il fonte da non larga spianata , che vicinando al sud*owest con la pianura di S. Pietro Lioari , negli altri lati tondeggia , e dolcemente dechina pe'l sud-est nel vallon-cello di Linari , pe'l nord in quello del Fonte , e pe'l sudest nella confluenza de' due valloncelli di perenne acqua. Certamente i Bucani bevvero in questo fonte , del quale la robusta fabbrica alla luce del giorno ricomparve per frane sul fioir del passato secolo. La ben grossa polla , che oggi scaturisce a pie del trilatero burrone tagliato a picco , un dì spicciava nell' alto di esso , come l'apertura di doccione', ed i canali di piombo rinvenuti d' appresso al fonte , dimostrano. Un giro di fondamenta e di crollati muri corona Te tre facce del burrone. La meridional muraglia con la base è bidivisa per grossa porzione giù piombata ; la occidentale


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

Pagina (143/442)






Buca Pennaluce Penna Iscr Ho-stilio Hosidio Istonio Iscr Lebba Fico S. Pietro Lioari Linari Fonte Bucani