Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

Pagina (146/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      »46
      natici,che probabilmente negli oreiuoli eransi riposti, ed inoltre riempì i cranii degli scheletri. I parziali movimenti del terreno scompaginarono in qualche tomba gli ossi accortati per la corrosione delie giuntare $ ed un prosteso scheletro scompigliatamente ammucchiarono con la terra , co' frantumi dell' orcipolo e co' rottami.de' tegoloni. Non raramente due cadaveri eransi collocati dentro un sol sepolcro ; anzi , quafi mancato fosse spazio per tombe , alcuni scheletri gia-ceano sorretti da' tegoloni laterali de'contigui sepolcri , coperti poi da propii tegoli.
      Muto al pari del carcame lo smantellato sepolcreto a ninna nostra inchiesta risponde: appalesa però con la folla degli scheletri che grande morìa lo popolò. In vero se tanti uomini compito avessero il corso di loro vita in varii tempi, isolate e chiuse nelle stremila ne troveremmo le tombe ; nè queste poi, nè il terreno, che le copriva , poteansi ritoccate per collocarvi nuovo cadavere , poiché di calce mancando i sepolcri , ogni leggiera scossa gli avrebbe sconvolti e rovinati. Di pensiero in pensiero trascorrendo , forse indagar potrebbesi 1' epoca della morìa, con che le cagioni della distruzioni Buca meglio s' illustrerebbero. Tolsesi il costume di abbruciar gli umani cadaveri sotto l'imperio degli Antonini (5*3), l'ultimo de' quali, Elio Gabalo, nell'anno
      222 dalla cristiana era finì di vivere. Suo successore Alessandro Severo regnò sino al 235. Costantino il grande , morto nel 337 , bandì la idolatria. Or dunque il descritto sepolcreto di Gentili tra'l 223 e l 337 dovette farsi. Se alla moneta di Severo poniamo mente , 1' epoca del sepolcro i fra '1
      223 e '1 337 si confina; e se ricordiamo che la peste sorta in Etiopia nel 25o circa, debaccò per tutte le romane Provincie e nel 260 si estinse (524* > tra queste due ultime date probabilmente il sepolcreto si formò.
      La epigrafe collocata sul monimento di Blavio ( Iscr. 25) mostra che la consolare strada tra jana «frentana , la quale da Lanciano ad Istonio veniva (516 , 525) , verso il mare piegavasi onde toccar Buca. Ed in vero qual fra'i tre titoli del Blavio esser poteva in comune relazione alle-tre città, se non quel di .Curatore-della via consolare ? E qual ragione avrebbe mosso il popolo Bucano ad onorarlo co' Termolesi ed Istoniesi se Buca non partecipava ne' sommi vantaggi, che la prossimitade di consolare strada arreca ? Per questa e per la marina dovette Buca essere stata florida. Frattanto designato Istonio, e non Buca , alla mansione de'soldati , i quali da Lanciano se ne venivano, fu ben regolare che l'im-perador Antonino Pio non ponesse Buca nel suo Itinerario (5*5).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

Pagina (146/442)






Buca Antonini Elio Gabalo Alessandro Severo Gentili Severo Etiopia Provincie Blavio Iscr Lanciano Istonio Buca Blavio Curatore-della Bucano Termolesi Istoniesi Buca Buca Istonio Buca Lanciano Antonino Pio Buca Itinerario Suo Costantino