Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      Cònghiettura il Romanelli che di rispettabile porto lai città di Buca fosse stata fornita : ei lo argomenta sulla relazione di miracoloso salvamento conseguito da naviglio , che sbattuto da tempesta , in Boccata o Buca ti rifuggi (5?6). Quantunque il desiderio d' impinguar la storia , che scrivo , mi rendesse avido di notizie, ed in pàrtioolar modo quelle io accogliessi, le quali alla magnificenza conferiscono f pure conlessar debbo che la narrativa dello scampa mento (accaduto in anno ignoto invocandosi S. Cataldo Vescovo di Taranto ) non il porto , bensì l'approdar del naviglio in Buca dimostra ; onde tentato sarei a rigettar la cònghiettura se gli speciosi avanzi di gran fabbrica in mare , a due miglia dalla Penna , nel sito dell' aspra , alquanto non I' avvalo* lasserò (527). Forse in que* tempi la penisola era più lunga.
      I disastri di Buca superar dovettero di gran lunga le calamità d'Istonio per perdersi nella tenebrìa de* barbàrici tempi ogni minimo di lei sentore. Bucano non fuvvi che dal terzo secolo io poi levasse la voce, o incidesse in marmo azione sia privata sia pubblica ; onde grave fe il sospetto che a pessima condizione in questi secoli la città fosse discesa. Ma per qual mano ? Goti e Saraceni , Longobardi e re Pipino , Unga ri e Turchi incusar se ne potrebbero con ugual fondamento ; forse la mortalità del terzo secolo diede comiociamento alla distruzione. Ascoltato non avremmo più mai il npme di Buca senza il beneficio dè' Cenobii a lei vicini , poiché 'da' loro archivii , e non altronde , .1' estreme novelle di questa città ci vengono. II . Monastero di S. Stefano in rivo maris notò fra le sue possidenze del 1006 la chiesa di S* Eustachio martire in città di Buca : 1' altro di S. Giovanni in Venere ascrisse alla Prepositura di S. Pietro di Vasto nel duodecimo secolo la chiesa di S. Paolo Apostolo in Buca (528) : ed in questo secondo documento non v' à il titolo di città.
      Col dccimosecondo secolo ogni menzione di Buca finisce : forse lo sterminio ultimo delle fabbriche avvenne o nel 1189 per le truppe Alemanne, o nel 1194 per mano de'Crocia• ti (pag. 25 e 26). Frattanto i nomi odonsi di due castelli, indi distruttisi , Ilice o Eroe , e Colle Martino , che in quei dintorni sorgevano. Il Pontefice Alessandro III ne confermava il possesso a'Benedettini di S.Giovanni in Venere con Bolla del dì Luglio 1176. Ed essendo 1' anno 1204, Papa Innocenzo III convalidò di sua Bolla a' medesimi Benedettini Ilice e la metà di Colle Martino (529). Perì in ignota epoca quest' ultimo castello: ancor visibili ne sono i ruderi di quadrata forma , nel di cui mezzo più ceutiuaja di Vastcsi estin-
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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