Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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A. 1442 , 20 Ottobre. L'oscuro dire del nostro storico Viti , dei quale il de Benedictis riferisce nude nude le parole , non ci lascia ben intendere se Alfonso I con diploma di questa data dichiarasse spettare al Conte di Monteodorisio, ovvero alla nostra Università i castelli di Pennaluce , Castiglione e Sai vento (554)*
A. i45o. Col favor d'Innico di Guevara la Università , ottenne che in Tribunale la controversia col Conte pe' tre casali si decidesse : il giudizio dovette riuscirle favorevole, poiché nel i494 re Ferdinando dice , come tra breve si vedrb, eh' ella giammai, dal teippo di Alfonso I in poi, desistette dal possesso de' tre menzionati feudi (555).
A. i465, 25 Aprile. Ferdinando I promette interporre la sua mediazione, affinchè il Conte non molestasse ulteriormente la Università nel possesso de' tre feudi (Priv. VIII.).
A. 1467 , 10 Febbrajo. Compone la Università il litigio de' fèudi sborsandone il prezzo alla Contessa di Monteodorisio. Re Ferdinando I vi presta assenso (555).
A. 1494 > 3 Giugno, da Castel nuovo di Napoli. Alfonso II conferma la Università nel possesso de' Casali Pennaluce , Castiglione e Salvento, i quali ei dice disabitati (556}.
A. 1499 9 2 7' Febbrajo. Innico d' Avalos Mai-obese di Vasto e Conte di Monteodorisio ratifica la transazione del 1467 ( Priv. XI ).
Ruina pur il Castello di Pennaluce per cagioni ed in època ignote. In tempo del Viti non esisteva più. Frattanto si ode nello spianato la chiesolina di Madonna della Penna, che forse le adorazioni de'cittadini di Pennaluce accolse. Forse le largizioni de' fedeli la fornirono di mediocre patrimonio.
A* i55o , 27 Agosto. Onofrio de Pritio ordina al suo erede che paghi a S. Maria della Penna carlini quattro restatigli nell' amministrazione de' beni della chiesoljna (55;).
A. 1618 , 3o Ottobre. La Università di Vasto dispone le riparazioni alla trasenna ( ingresso ) della chiesetta (558). Ciò dimostra il diritto padronale della Università.
A. 1676 al 1689. Iu uno di questi anni del papato „ d' Innocenzo XI, Diego d'Avalos restaurò (nè conosco perchè questi sottentrato fosse agli obblighi della Università ) e ridusse a nuova forma questa chiesolina ( t ). Papa Innocenzo XI largì indulgenza plenaria a chi la visita nel Lunedì in albis , come se per le sette chiese di lloma si andasse ; è per ciò che da lontani paesi i cristiani vi si recavano (3,329). Preseotemente anche vi si concorre nel giorno della festa, che si celebra nel Lunedì testé indicato: la gente (tomoda suol recarvisi in carri tirati da bovi : s'imbandisco-
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