Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      no abbondanti mense sotto tende, o nelle ombrose stanze formate dagli scogli , che di conchiglie sono tempestali.
      A. 1689. Muore nell' eremitaggio della Penna con opinione di santità Frate Longino , il quale vi avea dimorato tredici anni , e viene sepolto nella chiesa de9 Francescani dentro Vasto (329).
      A. 1691 al 1697. Fra questi anni, ne'quali Diego d'Avalos era Marchese di Vasto , ed Innocenzo XII sedea nella cattedra di S. Pietro, l'uno accrebbe in ducati due mila di beni stabili la dote della chiesolina, 1' altro la constitui Abbazia padronale della casa d'Avalos con obbligo di tenervi Cappellano per la celebrazione delle messe, e CustQdi armati nel tempo estivo , onde difenderla da' Pirati ( -3 ).
      A. 1738 , 29 Ottobre. Affittansi le rendite della Badia per netti ducati ottanta all'anno. Al conduttore s' ingiunge 1' obbligo della messa quotidiana , della lampada accesa di giorno e di notte , e della celebrazione della lèsta (55q).
      A. 1740. Il feudo rustico di Pennaluce spettante alla Università à l'ampiezza di circa due mila tommola, che coltivate in piccola parte , sono pe; '1 resto frattose , sterili , ed addette a* regii stucchi : confina col mare e co' territori! demaniali della Università (453).
      A. 1742. Si calcola la rendita di quest'Abbazia per annue once 352 , pari a ducati io5 e grana 60 (4I2)«
      A. 1839. Prima che la chiesolioa e l'eremitaggio rovinino del tutto ne dirò la forma. Muraglia quadrila ter apiù larga che alta , orlata superiormente da archetti e da triap-r goli a fabbrica, ne forma il meridional prospetto. Tre aperture vi sono ; la media , priva d'imposte, introduce a stretto atrio coverto , dal quale per basso uscio si penetra in chiesa. Unica è la nave, il di cui fondo, sormontato da cupola tondeggiante e vestita di. mattoni colorati , resta diviso per mezzo di lapidee balaustre. In nicchia al» muro dell'altare è collocata statuetta della Vergine col Bambino al braccio. Vedesi pinto accanto all'altare lo stemma della casa d' Avalos. A destra ed a sinistra della navetta t sono due statuette parimente in nicchie, e dal muro pende grosso Crocifisso di legno, lavorato da un tal Santoro nel 1744*^ porticina sinistra del mentovato muro meridionale apre l'ingresso a corridojo crollato per gran porzione , il quale serve di stalla , e che cingendo 1' edilìzio della chiesolina termina nell' abituro dell' eremita. Due piani di poche, anguste e cadenti celle formano la casetta assegnata all' eremita: in questa entrasi p^r la terza porticina. La piccola campana pendeda murello elevato sul canto sinistro della navetta. *
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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