Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      A. i83g , i. Maggio. Opportunamente or mi giugne novella de'ruderi di Pennaluce ( pag. i49 )• Giuseppe An« tonio Rulli gli à comperati e li là scavare, onde construirne mulino nella Lebba. Ei trova grossi macigni cubici poggiati a terra e disposti di tratto in tratto come fondamenta di quadrate torri. Altra fabbrica d' inferior qualità è ad essi soprapposta.
      Confini demaniali. Al minuto quadro del moral corpo Università diasi ormai l'ultima mano pennelleggiandosi i termini del territorio soggetto alla giurisdizion di quella.La mercè delle acque e de' monti natura scisse dalle maremme adriatiche esagona regione^ la quale successivamente fra città , castelli e terre si divise e ridivise con norma di ci vii diritto più che di naturale. Bagnata ella è al nord ed all'est dal tempestoso ed incostante mare superiore (56o) ; le scorrono al sud-est il Trigno , al sud la Tresta confluente del Trigno, ed all' owest il Sinello ; le sue gole rivolte al sud-owcst sono piccole montagne. Un dì questo suolo non alimentò altre popolazioni che la Istoniese e la Bucana , a' di cui Decurioni abbisognavano ampii poderi per conseguirne vistosa rendita ( pag. 77). I pochi e sparpagliati ruderi di reticolali edifici! visibili nella sponda meridionale del bosco S. ,Berardino di Monteodorisio : i frantumi di tegoli , di pentoloni 'e di vasettini delicatissimi quivi giacenti : 1' urna , in cui Quinto Flavio Fortunato e Flavia Vestilia chiusero le ceneri della J)enemerita loro figlia Acta vissuta anni dieci e mesi sei (Iscr. 53) : l'altra urna di Cajo Figellio Tallu (Iscr. 26): ed in fine l'idoletto di bronzo rappresentante Ercole y rinvenuti nel decorso del passato secoro , quelle in tenimento di Monteodorisio, questo in tenimento di Cupello (561)5 sif* latti monimenti ed oggetti de'Pagani valor non ànno a provare quivi uca terza città. Se di là dal Trigno il demanio d'Istonio , ed oltre il Sinello quel di Buca fossero andati , ella è cosa pienamente ignota al pari della linea , in cui i demanii delle due città s'incontrarono. .
      Buca ancor sussisteva e già sulla esagona regione nel iog5 era surto al sud-owest di Vasto il ben munito Castel di ^lonte Odorisio (56i) a restrrgnere i demanii di quella e di Guasto Aimone. Pennaluce succedeva a Buca nel decimoterzo secolo ( pag. 148, i5o), mentre il retaggio demaniale distorno divideasi tra Guasto Aimone e Guasto Gisone ( pag. 12). .Trasparisce nel 1252 sul fonte dell'Oppio un sito demaniale di Pennaluce (pag. i5o): indi nel i3o4 più estese, ma per noi oscure, affacciatisi le confinazioni di Pennaluce e de'due Guasti sul corso del vallone Liportilli (pag. i5i). Uniti i due Guasti


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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