Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
itostri mali (576). Nel 1742 conta rotisi cavalli da basto e da sella iooy muli 5o, somarri no, giumente 170, bovi 80, vacche 100, pecore 365o, capre 1200, porci 600 (457). Ab» bondano le galline, i gallinacci, i porci d'India , i Conigli.
Dove generosa è la natura , l'uomo rendesi negligente: serii disastri, piombano talvolta a punir la t r ascura tetta. Non $0 dolermi abbastanza del modo , onde l'agricoltura si esercita: è vero che non più miransi le sei- mila moggia di terreno inculto, alle quali il Genovesi nel 1764 ponea seria at* tensione (577) ; ma tale l'uso che i figli seguano immutabilmente le pratiche de' genitori, quasiché i nuovi lumi dell'agricoltura non esistessero: imperciò nel 1820 il Decurionato e '1 Sindaco Quirino Majo cercarono stabilire in Vasto la cattedra di agricoltura (18).
Sia per ispensierataggine, sia per altre raigioni, qualche volta il flagello della carestia qui si vide: c'investì verso la metà del decimosettimo secolo (578), e nel 1764 (879): fieramente afflisse il nostro popolo nell'inverno del 1817, montato essendo allora il prezzo del grano a ducati diciassette la salma, e quello del vino a grana cinque la caraffa. Ma in realtà mancavano* questi generi, o il monopolio gli occultava ? E quando leggiamo nelle scritture di Vasto che la salma del grano vendeasi a ducati quattro e cinque per. ragion di carestia, era questa nel fatto, o nella relazione della preceduti ta ubertosità ? Oltre alle meteore devastatrici, delie quali tra breve discorrerò , nel i45o i Bruchi desolarono compiutamente le frcntane campagne (58o) ; novella rovina arrecarono le Locuste nel 1682 (581); ed ultimamente nel i8*5 a sciami foltissimi si diffusero per le pianure della Penna. Il popolo, guidato da'Sacerdoti e da Gommessione municipale, ne distruggeva immenso numero per giorno; nondimeno le Locuste si mantennero per de' mesi* sènza apportar guasti proporzionati. Il Chermes animale infestò e spogliò di frondi i nostri ulivi nej 1818: niun travato giovò per distruggerlo; le sole brine in breve lo uccisero : gli alberi prontamente rigermogliarono con vigoria , e si vide che grave danno ei non avea cagionato.
Art. 4. Clima e meteore.
Sinistra prevenzione ed ignoranza proruppero nella mendace asserzione di essere gli Apruzzi e gelidi e selvaggi. A redarguir le'calunnie un di loro figlio grida ; ghiaccio là * dove il dilicato odoroso arancio s'infiora e fruttifica (582)! Altro concetto, almeno delle regioni piane e marine,degli Apruz-
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India Conigli Genovesi Decurionato Sindaco Quirino Majo Vasto Vasto Bruchi Locuste Penna Sacerdoti Gommessione Locuste Chermes Apruzzi Apruz-
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