Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      dal 1656 sotto il potentissimo patrocinio dell'Arcangelo S>. Michele (585, ed I«cr. 88), da' terremoti, dalla peste e da altre sciagure scampò per palpabili miracoli. Certo che per l'Arcangelo lo scoscendimento del 1816 non tolse ad alcun cittadino la vita r e lambendo il pii della città rispettò questa devota di S. Michele : che la strage apportata dal morbo petecchiale nel 1817 cessò tostochè a lui si ricorse ; che il Cholerà«morbus , ond' erano afflitte molte vicine terre nel i836, in Vasto non si sviluppò; e che se questa spaventosa malattia vi apparve nella state del 1837 , fulminò appena dodeci in quindici persone: di grazie cotanto segnalate terrò indi più lungo discorso.
      CAP. IX. Cittadini.
      Considererò il Vastese nelle sue relazioni con la natura e con la società civile , ossia porrò in veduta ciò che dalla prima riceve , e quel che alla seconda trasfonde*
      Art. i. Qualità morali eminenti.
      Contegnoso è il Vastese dell' un sesio e dell' altro: ei sembra lo Spagnuolo del regno ; tale lo dimostrano i modi di riverire ristretti ad un addio , ad un leggiero inchino , ad un mezzo scappellarsi , i quali di poco ingrandisce quando gli ossequii ad alto personaggio tributa tale altresì lo dimostra la non molta fortuna , che nella capitale , ove vuoisi assai di umiliazione , ei si procaccia , quantunque quivi i Vastesi in ogni mestiere e professione rifulgano. Nella volgar gente il contegno confina con 1' alterigia, e se quella piegasi, gli è ciò per motivo di dipendenza e clientela ; non per tanto manca di rispetto: .nel cuor di lei alligna anche un tantino di fierezza , la quale talvolta, come nel 1799 (pag. 3o ), in ferocia si converte. Il Vastese mal soffre la prepotenza ed è geloso della parità , che dalla legge procede : sulle prime dissimula le conculcazioni, indi ne mormora , ed al presentarsi della opportunità spiega con violenti atti il covato rancore; rammento all'uopo il tumulto del 1820 (pag. 33): da tal carattere emergono scissure^ di cui una per le preminenze chiesastiche fu durevolissima (Cap.. VI. ). Non amò servire altro signore che il re ; la qual cosa dal Capitolo III di questa storia si rileva , specialmente dalle ribellioni del i346 ( pag. 27 ) , del 1493 ( pag.* 29 ) e da altra anteriore a queste , venuta a mia cognizione non à guari di tempo , nella quale i Vastesi con le armi alla mano iosursero contra Russo de Soliaco , c '1 possesso della di terra


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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