Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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correa , gli Emorroidi , la Gotta, i Calcoli, T umor salso o erpete forfbraeeo ( schiàfina del nostro idiotismo ) e la Tisi pulmonaria spesseggiano un poco in proporzione del numero delle anime. Quantunque fervidissima fosse la vastese immaginazione , donde la esagerazione , pur le mentali alienazioni sono oltremodo rare.
Credesi alla Medicina : ma da lei troppo si pretende. Nel i835 pubblicai per le stampe un discorso , che sebben lo indirizzassi agli alunni della mia medica scuola , ebbi però in pensiero di parlarlo a' miei concittadini , onde i limiti del medico potere avessero conosciuto (58^). Non è il nostro volgo dalla superstizione dominato \ onde la lugubre voce del notturno Gufo e '1 versarsi 'dell' olio « di funesto presagio non sono per tutti , come da pochi credesi che fortunato sarà chi nasce involto nella placenta ; ma in affari di medicina qualche stranezza scorre nella di lui mente ; di fatti tienesi per fermo che varii gerghi sieno atti a fissar la mobile ri-sipola, a guarir dalla pleuritide» ad uccider nel corpo i vermi. Rifiutarono i Vastesi per qualche tempo alla inocula-aion del Vajuolo; ma nel 1780 cominciarono ad accoglierla, e venticinque innesti si praticarono (588).
Art. 4* Censimento, nascile, morti , matrimonii e doti.
Identica forza le generazioni regge; se feracissima di piante è questa terra ; se non v'è a credere che sterile sia stata in altri tempi , è giusto inferirne che pur di uomini molti dovette esser feconda : quindi Istonio squadriamo città di più. znigliara di abitanti;ma ove dubbiosi ancor ne rimanessimo , ei convincano e l'ampiezza urbana d'Istònio ( pag. 9 ), e i ventimila Ènti co* quattromila cavalli tra Frentani , Marsi , Marruccini e Vestini , i quali, fervendo la guerra gallica cisalpina ne)l' anno 226 avanti G. G. , corsero in ajuto dell'aquila romana (589); eppure due terze parti degli odierni Apruzzi occupavano quelle genti, che cotanto grosso esercito spedirono (690), e che olfare i non atti alla milizia, serbar dovettero altri armigeri in presidio delle piazze. Le vicende del fabbricato e de' titoli della patria nostra esprimono le variazioni del censo : ma poiché intorno a questo non resta memoria alcuna, è fona sorpassare silenziosamente più centinaja di anni e fermarsi al i333. In questa e,K>ca quasi tutt' i capi delle famiglie vastesi trovanti in sup«* plica, con cui chiesero al Sovrano, che da solidale guarentia gli sciogliesse : eglino l'avean contratta pe'concittadini de Man-fredis, de Morizio e de Francesco : i cognomi di quei capi
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