Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
campana nell'istante medesimo del morire. Vietato fin dal 1817 il suono delle agonie nelle notturne ore, ei tien dietro all'avemmaria dell'alba. Breve dimora fa in sua stanza il cadavere : rivestito modestamente, è collocato in cassa , di cui il coperchio in altri tempi inchiodavasi; indi a' lontani tocchi di molte campane e col solo ecclesiastico corteggio, che del canto Miserere fa echeggiar l'aria , il morto va in chiesa, ove l'esequie e talvolta l'elogio funebre con gli epicedii lo attendono. Di cassa a rado usa il volgo, il qual impone ghirlanda alle celibi e serico frontale a'fanciulli •,. da tutti poi si costuma stringer le mascelle al cadavere con nastro annodato sul vertice del capo. Scorse le ventiquattro ore dalla morte, il cadavere è trasportato alla rural cappèlla di S. Nicola della Meta. Quivi dall' Agosto del 1837 , proibitosi il sotterramento in città, un provvisorio Camposanto di due profonde fosse ingoja tutti: a'neonati non giunti al battesimo ed agl'impenitenti è assegnata la cappella di Madonna del Soccorso } in altri tempi li riceveva il terreno adiacente a S. Donato nel piano del Castello. Passati gii* sono molti anni in progetti e perizie di siti campestri acconci a cimitero 5 ma ubbìe, ridondanza di 'urbane tombe, radezza di segnalate epidemie, urgenza di altre pubbliche spese, e il non aversi sentore qui di rural cimitero in verun tempo, escluso il 1817 , tali sono i motivi, che la buona opera ritardano : però verso questa un passo erasi dato, dal Sindaeo Quirino Majo nel 1820 riunendo materiali da fabbrica in contrada Paradiso.. Comperare ed a cimitero ridurre il casino di S. Lucia , tal è oggi il progetto del Decurionato \ sebbene a^ molti, come lo fu allo stesso municipal Collegio , sembrasse miglior partito il Convento di S. Onofrio (10) e pe '1 risparmio e per la distanza del pericoloso putridame.
Cento e più fosse da' nostri tempii offrivansi quando in pie si reggeano i Conventi (6) : oggi ne restano settantacinque, nel qual numero le gentilizie(Iscr.77,83,89,95,io7,i 117, 126, 127) e quelle de'corpi morali (Iscr. 79, 128, 129, i3o), non tutte fornite di epitaffi, si comprendono» I Veneziani, che per cagione di commercio frequentavano Vasto, aveano sepoltura propia in S. Agostino nel i568 (611).Nel 1797 si scovrì in S.Pietro, presso l'altare maggiore , la fossa de'Monaci ; dentro vi stava cassa vestita di serico velluto ed ornata di frange , la quale non ne fu rimossa (612Ì. La santa morale scendendo nelle tombe, specialmente delle Congreghe, ne assegnò distinte per gli uomini e perle donne. Le principali chiese tengono ampie catacombe , in cui le spolpate ossa levate dalle colme fosse si accatastavano. Diviso
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