Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
Figellio Franto ed Asia Atenai , nonché quelle del Ibeneme-rito liberto Apro* Varie disposizioni testamentarie leggiamo nella iscr. 36 , della quale un cenno è già dato a pag. 37; ella traducesi cosi ; A Gajo Camurio Albo , figlio di Cajo, Sexemviro augusta le , la madre sua Gamuria. Ebbe cura di farlo e porlo ( intendati del sepolcro e dell1 epitaffio ) Marco Camurio Veloce figlio di Tito , ascritto alla tribi Arnense, per titolo Legatario: ne adornò il luogo col nome ( suppliscasi del defunto ) , * ad arbitrio ( di persona , della quale il nome manca ) , e 1' ara ( suppliscasi vi consacrò ),
Lungi dalle cittadine mura dormono gli estinti istoniesi pagani, sotto le radici di quegli alberi e di quelle piante , che a1 redenti nipoti il nutrimento e la ricchezza largiscono: frequente e il discoprimento delle loro tombe a tegoloni: cosi nel 1837 iu Colle pizzuto, a confine della-pubblica strada, varie ne furono sterrate, delle quali una racchiuse Nevia Secondina (Iscr. 123) col vase lagrimale di sottilissimo vetro, e con moneta familiare di rame di Cajo Cassio Celere Quatuor-viro sotto Cesare Augusto. Del pari le tombe a tegoloni fiancheggiano ambe le sponde di quella porzione di regio Trat-turo, eh'è di là dalla Conicella a S. Lorenzo: spezzoni rugginosi di brandi e di else ed un elegante vasetto di creta stavano accanto a' robusti stinchi $ un solo tegolo sigillato par che ne additi non la fabbrica, ma l'estinto; vi si legge (Iscr. 124) che a Publio Paquio Sceva ancor vivente, figlio di Publio, il sepolcro è destinato dall'erede. Il Betti (111) mentova altri tegoli de Paquii Sceva (Iscr. 125); la qual gente largamente si diffuse, talché nel territorio di Scerni questa monca iscrizione, conservata dalla signoril famiglia Raimondi, fu scavata D. M. , P. P AQI .. . . . V . . . Di simili sepolture molte ne à la contrada di Torricel-la, poco lungi da' ruderi del Castello: in frammento di te-golone fu impressa parola, che dir può (Iscr. 119) Hosidio, oppure Hostilio Hilario, gente comune ad Istonio (pag* 43) ed a Buca ( pag. i4$ ) : tra i rottami si raccolse moneta di rame coniata dall' imperador Nerone. Tombe men volgari scoprironsi ne' dintorni di S. Martino: correndo il secolo diciassettesimo si smantellò quella, in cui Auda collocò T urna della dolcissima figlia Eunomia ( Iscr. 32 ) : l' urna foggiata a mortajo con coperchio impiombato , inchiudeva lume eterno , che si spense ( se '1 credi ) appena desso e le ceneri sentirono il contatto dell'ambiente ( 615 ). Sono venti anni circa che altre due sepolture si disotterrarono di quà e di là della publica strada , quasi duecento passiCjOOQ le
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