Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      indole principalmente emana : io non 60 degli antenati nostri il carattere ; se dessi furono che per le intermedie generazioni tramandarono al secolo corrente il gusto di vestire ad imitazione, ioli veggo coperti e trasfigurati ne'modi di tutte le nazioni , cui successivamente la patria obbedì ; se poi te-nacemente attaccaronsi , come il basso ceto , a' modelli de* maggiori , le fasi delle vestiture furono poche. Intanto nella immensità del tempo e dell' argomento non potendomi per iscarsezza di monimenti lanciare , dirò assai meno che la sobrietà in questa materia comporterebbe.
      Coprivansi i Frentani di tonica e di mantello : quella , scollata, a maniche corte o senza maniche, lufcga nelle donne, presso gli uomini giugnea tutt' al più alle ginocchia •. il mantello poi adattavasi in modo che libero ne rimanesse all' uomo il destro braccio , e che la donna ne ammantasse talvolta anche il capo. Ambi i sessi ti calzavano con coturni o scarpe alte fino a' malleoli , legate con fettucce , e portavano anello nel quarto dito della mano sinistra ; le donne inoltre ornavansi di collane ed annodavano le chiome-(619). Che gl'Istoniesi a tal modello si uniformarono lo appalesano il simulacro di Arpocrate ( pag. 37 ), il qual però Il maniche sino a1 polsi , la inferior parte di marmorea statua muliebre (pag. 36), la statuetta in bronzo rappresentante Sacerdotessa di Mercurio, e varii busti marmorei ; de' quali oggetti i ritratti in rami intagliati il Conte Ti-berii possiede. Il grosso busto marmoreo di donna, trovato in questo anno 1839 sterrandosi quel serbatojo, che a torre mozza (620) sottostà , e tra i nostri busti distinto per l'acconcia tura della trecce. Le anella e gli orecchini rinvenuti nel suolo vastese adornarono la gente d'Istonio ? Strano non sembri ch'io le fogge del profano vestire dalle sacre abbia dedotte , poiché veggonsi nel real museo di Napoli in uniformi arnesi e gli uomini e gli Dei di una stessa nazione.
      Balza, or la storia al 1222, quando nascendo lo spedai di S. Maria il fondatore vi collocò statua , che forse lui rappresentava , indossante toga all' uso degli antichi romani (621). Osservasi la vestitura di Bellalta (Iscr. 73) morta nel j4o4,alquanto simile alla frentana, poiché la cinge lunga tonica, della quale le maniche sono chiuse dalle spalle a' gomiti , indi spaccate e perizole sino a' malleoli ; il mantello dal fronte pe '1 dorso strascica sulla terra, e dimostra che pur qui le maritate coprivano i capelli, mentre a capo nudo andavano le celibi, donde la frase di vergine in capillis ne' nostri contratti matrimouiali (622). Un busto di uomo barbuto con sajo a bassissimo collaretto sta iniiicchiato neir orientai muro di S.
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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