Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
iBoardono presso il lido del Trave , poiché quivi I' adatta ter* ra si trova ; del pari sono mediocri i vasi di creta, che dea* tro la città iù travagliano.
Panni di lana da va osi fuori da' nostri telai nell* unde-cimo secolo: in vera a di 7 Maggio io45 un clerico , di nome Arnulfo , si obbligò di tessere e mandare cento braccia di panno di lana , giusta la pubblica misura di Stonio, a Giovanni 1' Abbate di S. Giovanni in Venere (634)* Oggidì pur tessonsi non dispregevoli panni da talune famiglie per loro dimestico uso. Circa la metà del decimoquarta secolo , sotto la dinastia de' Durazzo, ed essendo il Caldora possessor di Vasto ( pag. 37 ) , s*introdusse la fabbrica di vetri e cristalli , la quale indi acquistò rinomauza per gli esperti artefici venuti di Germania a chiamata de' d' Ava» los (635). Lorenzo del Moro tenea fabbrica di vetri nel i6g& (636), e leggesi che nel 174* dal Marchese erasi già invertita a Saltiera la Fetriera nella strada S. Spirito (457\ Riaperta indi la fucina del vetro , nel 1819 cessò. Antica esser dee ^Ta concia de' cuoi e delle pelli tuttavia in piena esercizio : se ne fa motto da Ladislao nel 1391 (pag. i3i) altro cenno ne troviamo nel i5o3 ( pag. 95 ). Erasi diffusa per molte nostre terre l'artifizio delle sete in tempo de* Normanni : Federico II lo proibì a' privati cittadini (637}. Nel 1609 si stabilì in Vasto società pe '1 negozio de' bachi da seta (638) : non à guari di tempo che Antonina Celano prese cura di questi preziosi insetti , ma bentosto abbandonò il disegno. La industria delle Api non manca : fors'era più comune nel i5o3 (pag. 95). Virgilio Caprioli veder fece circa il 1648 la tipografia in Vasto; ma o imperfetta o noo durevole , un solo libro credesi da essa uscito, come altrove dirò. Uno straniero pose ne' passati anni la fabbrica dell'alcool; giammai però l'acqua del Tedesco, che altri ci at* tribùisce (639), qui si distillò (6); pur di breve fu che altre fabbriche agirono per l'estratto di liquirizia , pe'1 sapone e per la potassa; oggi più non sono ; però v' è chi prepara Ottimo sapone per gli usi de'soli abitanti. Nel i658 i Moschettieri recarono il dona della torcia a S. Pietro (64o), Inutil parola farei di ogni altro artifizio, che fuori di città i suoi lavori non manda: ben si camprende non mancarsi di Ferrari , Falegnami , Sellali , Tjptori , Funeri, Ottonai , Cappellari pe' contadini*
Art. 10. Mestieri e professioni. Occupazioni delle donne.
Incsplicabil sarebbe come mai questo regno di qua dal Jaro . in tempo della romana repubblica , sostentar potea
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