Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      i8tdodici milioni di abitanti (640; come la csagoha nostra regione riusciva ad alimentare il popoloso Istonio ( pag. 166 ) ed i Bucani; da qual vena i Frentani traevano oro per mettere in campo folte armate e tenervele lungamente; tutto inesplicabil sarebbe se ignorassimo che l'agricoltura, fonte di ogni ricchezza, era il predominante mestiere delle popolationi (64?). Oggi a vii tenendosi 1' aratro e la zappa ; assorbendo assai di braccia vastesi il commercio, il fuso, il telajo , nè a tutt' i campestri travagli concorrendo le donne, avvitii che ri-* stretto ed insufficiente al bisogno il ceto degli agricoltori si ritrovi ; quindi necessità che scendano gli ajuti da altri paesi, da' Distretti di Lanciano e c,i Chieti i mietitori ed i zappatori, specialmente da Orsogna , Castel nuovo , Filetto , Arielli , Guardiagrele ; i irappetari da Borrello , Rojo , Rosello ; le donne a raccogliere le olive da Villacupello.
      La milizia costituisce mestiere in un popolo quando gran parte di questo spontaneamente vi concorre : tal divisamento mi fa dire che il mestiere delle armi qui conobbesi sol ne* secoli della istoniese floridezza , poiché allora numerose fa* langi ne uscirono or in ajuto or coutro de' Romani ( pag. ao , 21 , 166 ) ; ma ne' tempi della monarchia'del regno alle armi si addisse quei numero di Vastesi , che la Legge chiedeva. Il capitolo degl' illustri concittadini offrirà di quando in quando de' valorosi. Esisteva in Vasto nel 1621 squadra di soldati con Capitano e Tamburrino composta di cittadi* ai (643). Aveasi per 1' Abruzzo nel 1666 la Campagnia di Soldati Istoniesi , di cui Pietro Antonio Giganti era Capi* tjano (644). facea Vasto nel 1742 otto soldati a cavallo e 3g a piedi , che chiamavansi soldati del Battaglione (645). Nel 1798 Vasto diede 64 reclute (646). V à oggi qualche soldato volontario , specialmente Guardie di onore a cavallo destinate ad accompagnare il Sovrano dopo le Guardie del Corpo : è Gapo-plutone di esse Antonio Laccetti , Caporale il Barone Camillo Tambelli , ambi concittadini.
      Loderò il talento e la intrepidezza de' molti nostri Vet» torini : in breve si fanno pratici delle situazioni de' paesi , della scorciatoje, che vi menano, e delle derrate, che in essi mancano , onde poi vi apportano some di olio, di pesce marinato ( scopcce ) e fresco , di frutta , di ortaggi ? di là prendono specialmente risi. Allorché dessi da pedoni agilissimi ed indefessi accompagnano i viaggiatori inforcanti i loro giumenti, valicano coraggiosamente i pericolosi nostri fiumi, e sopportano imperturbabilmente piogge, nevi o canicolare sole.
      Benigno cielo dà a' nostri artigiani, ceto a sufficienza numeroso, il talento della perfetta imitazione: ei basta loro aver meditato un lavoro di altrui per rifarlo a meraviglia. VafiiCjOOQ
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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