Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      l#OJfurono nelle Scienze e nelle Arti-belle j indicherò i rami di queste , ove rifulsero.
      E nella Poesia che con maggior frequenza'ed in tutt'i tempi si distinsero. Fa\;6riti i Vastesi da naturai vena, ammiriamo il verseggiare anche in coloro , i quali non v'ebbero alcuna instruzione 1' esempio ne dà Antonio Rossetti, ed altra prova ne porse Francesco Saverio Chiuccllini, sartore in Napoli, morto circa il 1828. Molti concittadini sono scritti tra i poeti Arcadi (653). Il vivente Conte Tiberii à raccolta di poesie e di altre opere stampate ed inedite de'1 Vastesi.
      Il sestodecimo secolo chiaro per profondi Giureconsulti.
      Letterati sommi, anzi enciclopedici qui fiorirono: il loro talento applicato all'Archeologia a forniti gli elementi della Storia patria , intorno alla quale dal sestodecimo secolo ad oggi sempre qualcuno a lavorato -, tal fu il gusto per le Antichità che due Musei fecero chiara la città nostra. Spettava il primo alla casa d'Avalos : v'eran vasi assai pregevoli, medaglie , simulacri , statue , tegoli con etnische iscrizioni, lucerne ed altri oggetti Etruschi e Frentani raccolti in parte ne'campi nostri, opere manoscritte (654)*, vi si miravaN osso grossissimo , pari a tronco di albero, il qual fu svelto dalla testa di smisurato pesce gittato nei lido di Vasto (655). L'altro museo dal Conte Giuseppe Tiberii fu creato : ricco di rari e preziosi oggetti, era da'forestieri frequentemente visitato : monete urbiche sì di argento che di oro con rare leggende , monete greche , imperiali, ed alcune della nostra Monarchia 5 numerosi oggettini di oro , come anelli, orecchini ed una bolla ; 3i scarabei in pietra ; bronzi, suggelli con lettere (656), strumenti per sacrifizii, marmi letterati, vasi e quanto altro a picciol ma compiuto museo conviene. Cambiatosi gusto, il Tiberiano museo e quel che dal Barone Genova andavasi formando non sono più. Veggonsi presso il Genova la Sfinge , che Nicola Tiberii ritrasse sul rame, pezzi di statue , urne , colonnette , fregi, capitelli, tegoli , iscrizioni. Ma le statue di Bebio , di Statorio, e l'altra di L. Valerio Pudente (delia quale la coronata testa si à dagli Spa-taro) 5 ma i corpi o i busti delle virili e femminine teste, le quali un di il cortile de' de Benedictis adornavano (65y) , dove si celano ? Ove si stanno i busti e le teste , che in disegno ci lasciò quel Tiberii ? Il marmoreo capo del Satiro cinto da benda nella fronte e nelle corna giù contorte , il qual di sotterra si trasse in S. Pietro nel 1797 (658), eia statua dal barbuto mento , dal corpaccio e dagli animaleschi piedi', del pari disegnata dal Tiberii , sono spariti. Forte sospettasi che incorsi sieuo nel destino di altri marini 3 spe-
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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