Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
cialmente del versicolore masso, della colonna, e del miv* saico , mentovati nelle pagine 37 , 35 , io , sbriciolati i primi , questo sconvolto e distrutto. Fra le molte monete e medaglie trovate nel Vastese te dì mento i nostri storici notano quelle argentee di M; Bebio rinvenuta nella Penna (121 di L. Giulio Bursione, di M. Lucilio Rufo e di C. Licinio Magro figlio di Lucio : una medaglia , che offriva testa d'imperatore sacerdote in atto di guidar l'aratro , vuolesi coniata in onor di Augusto dagP Istoniesi (659). Circa Panno 18:8 scoprironsi cento e più monete de9 romani imperatori nel podere di Suriani ali9 occidente del boschetto di S. Onofrio. Il Conte Filippo Ricci, che di molte notizie attinte dalle nostre scritture mi a fornito , incomincia a riunire oggetti di antichità, specialmente di numismatica.
La storia naturale , la scienza militare e la mediea trassero qualche profitto dalle Vastesi menti negli ultimi e ne'presenti anni. Favorirono in patria la cultura delle scienze i litigii delle due Collegiate chiese, onde caldissima gara di primeggiare in sapere si accese : la esistenza de'Conventi fu pur di vantaggio grandissimo alla pubblica instruzione ; in vero frequenti Accademie nel Collegio della Madre di Dio si teneano da9 dotti Monaci, tra i quali Alessandro Berti , che pur lavorò per la Storia di Vasto (22), e Vincenzo Gaetani degni sono di commemorazione*
Sorelle della Poesia le Belle-arti, pur furono dagP ingegni Vastesi beneficiate, in particolar modo la Scultura , la Pittura e la Musica. Conosceremo la valentìa del nostro scarpello fin dal decimosecondo secolo. Maravigliosamente molti giovani guidati da genio e senza insegnamento , modellano , scolpiscono e ritraggono a perfètta simiglianza degli originali ; laonde quasi maestri recandosi alla Capitale 9 montano ben tosto a rinomanza. La musica nasce col Vastese : la storia , che scrivo , offrirà de'valenti nel Contrappunto e nel-V arte di eseguire^ Quasi tutti filarmonici i signori e gli artigiani 9 si congregano in armoniosi cori, eccitati dall' ardor diun cittadino 9 così ne'tempi andati la casa del Conte Ti-berii era stanza di Calliope e di molte altre Muse : oggi Mafe tia de Pompeis ( di signoril famiglia , padre di Angelo , Lui- . gi e Filippo ) è quegli che la compagnia de9 filarmonici gratuitamente instruisce e dirige. Approvata nel 1824 pel De-curionato la proposta fatta dal Sindaco Nicola Laccetti di tenersi a spese della città un maestro di musica (18) , tal progetto trovò il rifiuto della Intendenza.
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