Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      Art. il. Commercio. Pési « misure*
      Città carina , padrona di ampio fertilissimo territorio, fornita di consolare strada, che rendea spedito il vettureggiare a9 porti di Buca e del Trigno (38o), pur dessa simboleggiar dovette con la testa di Mercurio improntata su le.freutane monete (660), l'attivo suo commercio { la qual presunzione dalla lscr. 8 si avvalora, poiché un ceto di Mercatanti vi trasparisce. Forse anche a lontane navigazioni Jstopiesi si avventurarono, onde il culto del Siriaco Giove Dolichenio ( pag. 34 ) ne riportarono. Mentre però le pi-emesse sembrano aprire un dovizioso archivio di commerciali notizie, queste a quelle si riducono pe' tempi d'Istonio. Alquanto fornito è l'argomento dopo la venuta de* Normanni» Il felice commercio del nostro bel paese vi attrasse e trapiantò molti stranieri ( pag. 4-4 ), specialmente Schiavoni più antichi de'secoli Aragonesi (pag. 167), Bergamaschi, Veneziani, Genovesi, Milanesi (ii>3), come da'mo-ni menti delle nostre chiese rilevasi. 11 frumento fu mpisera-pre subbietto di speculazione; onde non solo per le strade urbane , e particolarmente in piazza del Torninolo , ma sin fuori porta S. Maria frequenti buche esistevano (Priv. XIV), di cui qualcuna accoglieva nell'or bicolore seno soppannato dì paglia ( pag. 96 ) cinquecento salme (661); fosso frumentarie in parte distrutte o colmate per cagione di nuovi edifizii e per cloache, onde oggi se ne contano i52.
      I Sovrani cella Normanna dinastia francando da imposizioni le derrate, che dalle terre nostre, specialmente da Vasto, si ponevano in traffico per la via del mare, resero Vasto emporio di commercio (662). Nel dì 21 Maggio 1289 , con atto di Notar Odorisio nostro concittadino , i Portolani di Guasto Aimone permisero ad Angelo Sterpa-rolo estrarre da questo porto per Monopoli e senza dazio salme cento di frumento {663). Leggesi nel Priv il. del 1391 ( pag.' i3i ) la varietà de'generi , che da Vasto u-scivano. Tempo pur vi fu , il i477 « in cui d'immetter grani avemmo bisogno ( Priv il. IX ). Concesse il re alla casa d* Avalos nel 1497 annui ducati mille di tratta sopra varie vittuaglie, come frumento , orzo , legumi, che di qui sì estraevano (571). Nel i552 si stabilì società per trasportar Tini in Venezia (664) < attendevansi navigli nel i554 per rilevare partite di vini (S74). Da Gennaro 1766 a Dicembre 1793 a'imbarcarono 2226098 tom mola c,i grano, cioè nel primo anno tom. 1293 e nell1 ultimo toro* 53944: la quantità annua della estrazione crebbe sino al


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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