Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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sa un altare padronato da'd'Avalos : lo Spedale, fornita di beni stabili e mobili, dalla Congregazione si governava (743). Forse di questo Spedale discorresi in un rogito del 1795 ( 744 )» poiché non trovasi sentore nelle scritture che de* quattro Spedali finora descritti.
1 Apparso qui il Cholera morbus nel 1837, temendosi che tnal contagioso ei fosse, le sale del màrchesal casino a S. Lucia furono prestate per provvisoria infermeria di Colerici.-
Art. 3. Botteghe di viveri. Panatica.
Le umili parole usate ad epigrafe del presente articolo mal si adattano agli edifizii Macello, Panarii e Cello vinarie: della quale inconvenienza s'iinputi il disuso.di questi speciosi casamenti in tempo che le italiane dizioni si andavano coniando; onde il vocabolo macello si restrinse ad indicare una minima parte di' que' multiplici fori o mer-cati di bovi, porci, pesce, erbaggi, pasticcerie, confetture» riuniti nella sponda del Tevere sotto il nome Métcellum (745). Questo aggregato di Fori surse in Istonio «distintamente da' Panarii o Fondaci di pane ( 746 ) e dalla Can* tina. I neon trastabi I prova ne fornisce la Iscr. 8, dal tenn po mutilata, e dal Betti dottamente compita (no): vi si dice: un tale, di cui il nome non potette esser ideato* e Pacbio Candido, ambi Edili, curarono che il Macello caduto per vetustà si ricostruisse, che di tessellata struttura la Cantina si facesse, e che i Panarii si fabbricassero; alla quale spesa s* invertissero le mercedi inique £ multe pecuniarie (747) 1 esatte su i venditori scarseggianti a pesV. e mi» sure, supplendosi da'Mercanti pe'l di più della spesa. Di ragion pubblica erano gli additati edifizii, poiché a con-, struirli il provento della Università principalmente s'mpie-gava. Ebhesi mai sempre costume di collocare i monimen-» ti antichi ne' luoghi, in cui si scoprirono : or poiché la ri-ferita iscrizione ( rinvenuta in epoca ignota, ed oggi dispersa ) fu vista infissa alla facciata di Madonna delle Gra*. zie, sull'alto della porta, ne* tempi antichi ( e nel 180J* { 747 ), si à ragion di dire che in que'dintorni ricchi di antiche memorie ( pag. 10 ) i teste mentovati edifizii pub* klici avessero grandeggiato*.
Da* municipali Statuti del j5o3 si ordinò che a mez-za canna lungi da1 sedili delle colonne di S. Agostino ( pag. 96 ) e sopra panche ( pag. 97 ) gli erbaggi e le frutta si l'ossero posti a vendita. Da'regolamenti oggi m vigore si Assegnano la piazza del pesce alla vendita di questa vittua-
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