Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      ÀrL Teatro*
      . Discrepanti pareri si emisero sulla destinazione di et* litica fabbrica, i di cui vestigli stavano là, dove la chiesa de' Paolotti vediamo: v'à chi la riguardò qual Teatro (276) e chi qual Naumachia ( j5i ). Benché di questa seconda, opinione mi mostrerò seguace, pur non saprei negare al decoro del grande Istorio* un teatro : se il commercio con gli Etruschi introdusse gli scenici spettacoli io Roma ( jSs ), il commercio nostro con la stessa nazione ( pag. 9 ) potette altrettanto operar in Istonio. Muta ò qui la storia de'seguenti secoli , forse perchè prima le calamità d'incendii e di devastamenti, poi 1* abbietta feudat condizione gli animi alienarono da siffatto genere di pubblico divertimento sino al presente secolo. Rammentiamo però picciol teatro della città nella casa del Consiglio, donde si tolse per la cessione di questa (pag. i34), ed in ampia sala del marchcsale palazzo fu collocato. La bellezza e la nobiltà del nuovo teatro 1' antico torto riparano. La non consacrata chiesa de Celestini e porzione del chiostro cangiati si sono in edifìzio scenico, che ad onore del Sovrano dooator del locale s'intitola Real Teatro Borbonico. Incominciata sotto del Sindaco Domenico faccetti nel 1818. la costruzione, fu a perfezione condutta nel i83a; e mentro ancora in ruvido stato ai trovava, echeggiò di plausi nella sera del dì 3o Maggio. 1819 Per Prima rappresentazione, che da'dilettanti Signori vi si fece.
      La Università e i cittadini concorsero alla spesa del teatro: altro denaro si raccolse ponendosi prezzò a* biglietti d' ingresso nelle sere di recita: ne* tempi anteriori questi biglietti si dispensavano gratuitamente dagli attori dilettanti, i quali sosteneano di loro borsa il dispendio per illuminazione, vestimenta, scene e servigio. Si emanò dal De* curionato nel giorno 19 Agosto i83a Regolamento di con-, servazione e di .amministrazione del Teatro (4). E questo edifìzio la più bella opera pubblica, pari . a' migliori teatri di secondo ordine esistenti in Napoli. Rifulge per abbondanza di dorati fregi: largo il proscenio : vivaci colori abbelliscono le molte e variate scene : la ricca cortina o sipario offre pinti que* giuochi olimpici, ne'quali la corona di alloro fu collocata sul capo del vincitor poeta concittadino Lucio Valerio Pudente ( Iscr. 9 ) : tre ordini di comodi palchi coronano la larga platea ingomhra di pio file di congiunti sedili.


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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