Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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Riconosciamo uno eie* più antichi guasti apportati a si rispettabili monimenti nella edificazione di Torre mozza , ia di cui scarpa taglia due saloni ( tra i nove i più occidentali ) in guisa che le loro meridionali stremità dovettero rimanere fuori delle muraglie urbane : forse ciò avvenne per mano di Caldora nel 14% ( pag. soo ). La fabbrica del Convento di S. Chiara sul finire del decimosesto secolo inchiuse le sezioni di cinque saloni longitudinali (764)» della quale indiscretezza 1' antichità si duole (765), poiché in mestieri rumarne quattro, essendo rimasta inalterata ed addetta a legnaja del Convento la quinta. Nel i644 si discernevano tre saloni nel trappeto di de Santi ed un altro sottostava alla casa di de Cappi ( 764 )• Oggi non vediamo che sezioni delle ammirabili catacombe: la più occidentale delle nove è divisa fra varii padroni; la parte di Notar Filippo Romani, sterrata nel 1839 (pag. 174)» è lunga palmi 80; la contigua, pur di Romani, à palmi 160 di estensione da Torre mozza alle fondamenta di S. Chiara, le quali obbliqua mente la separano dalla parte vuota sottostante al Chiostro; è della nona catacomba, per quanto ne sembra, quel non breve tratto, che soggiace alla casa di Tambelli ( pag. igS); forse gì'intermedi! saloni, colmati di terra e confusi con lo fondamenta degli edifizii, sorreggono le pubbliche strade e le case. Da remoto tempo si trovano addette ad officina e fornaci di vasellami le catacombe trasversali, 1' ultima delle quali sostiene la torre di Bacchetta. Queste sotterranee stanze probabilmente anche opera di Augusto, sono fabbricate con grossis9Ìmi matto-tracci duri al par di scoglio, coperte d'infrangibile ed impenetrabile intonicatura, larghe palmi 20, èd alte aS : ne furono bucate in parecchi siti le volte, forse per attinger acque, e poi risarcite.
Nobilitava città e colonie la Naumachìa ( 766 ), largura in forma di Circo, chiusa da muro, nella quale sotterranei canali introducevano acqua per sostenere le navicelle nelle finte pugne ad esercizio de'soldati ed a diletto del popolo ( 767 ). La nostra Naumachia, attribuita allo stesso Augusto, occupava in contrada de'Guarlati ( pag. 195 ) lo spianato, in cui s'innalzarono poi e 'l Convento de' Paolo! ti e le muraglie della città ( pag. 200). In tempo degli antenati di Notar Viti ( vai dire tra'l i4oo e i5oo ) quella largura, ch'era alquanto profonda e vacua, venne riempiuta ed appianata da furiosa alluvione; nondimeno nel i644 si vedeano i vestigli della ovata e Jorte fabbrica larga piedi 210, lunga 22$ ( 751) , e secondo altri a55 ( 768) :
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