Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      quest* altra per le declivi regioni di esso pròhabilmente si distribuiva. Ella percorreva un doccione soprapposto a muro, della solita antichissima costruzione piantato a traverso della strada S. Sebastiano ( pag. 198 ) , e s' insinuava sotto la Chiesa di S. Giovanni. Sussistevano ancora e 'I muro e 'I condotto nel 1614 ; anzi in tale anno ve-deasi poco di là dal muro, in mezzo della campagna, uno spiraglio di questo acquidoso, e si rinvennero in que'din-torni molti condotti di piombo , che ad esso appartenevano. Nella prima metà del secolo decimosettimo, mentre profonda vasi scavo per fossa da grano a capo della strada Palazzino ( pag. 198 ), rimpetto alla chiesa di S. Giovanni, s'incontrò la continuazione dell' acquedotto sottostante alla chiesa , atto e largo tanto che l'uomo vi camminava con tutto comodo : altra sezione se ne rinvenne non molto lungi da S. Giovanni ; e poco più in là, scendendosi verso S. Pietro , si vedeano ampie grotte , nelle quali l* acquedotto in disamina si apriva (770) : io non saprei dire se tra queste debbasi riporre quella, che a pag. 198 è stata indicata. Non molti anni addietro si trovò altro tratto di acquidotto sotto la casa di Mattia de Pompeis nella strada del Palarzino (56g). Cesare Michelangelo d'Avalos ne* principi! del decimo ottavo secolo fece demolire il muro dianzi mentovato nella strada S. Sebastiano per servirsi di què* rottami (771) ; e vuolesi che gli stessi d'A-valos F acqua del murello avessero voltata verso il Casino de* Cipressi, onde animarvi le deliziose lontane. Questa polla si è sperduta.
      Che cosa è mai la odierna fontana della piazza, la più btlla di quante altre se ne rammentano , in confronto delle catacombe e degli acquedotti ? Se adunque alle acque del tirreno fonte altro corso si diede dagli avi nostri ed altre uscite , non a stolto consiglio di abbandonare le migliori cose per crearne delle inferiori si debhe attribuì* le , ma alla irreparabile ruina di molte parti di quelle. Rintracciare le cagioni e i tempi di tal danneggiamento , ella è impossibil opera; quindi a dir mi accingo quel che ne* secoli a noi vicini si trovavà e si fece.
      Perenne, copiosa e pura V acqua delle Luci servì una volta a moli ni ed a poto. Stavano quelle macchine nel-1' Angrella ; forse di esse faceano motto gli Statuti del i5o3 ( pag. 96 ) ; i ruderi del muro , che le racchiudeva, apparivano tuttavia nel i644: le acque vi scendevano dopo eséersi prestate a' bisogni dell' abitato (764) , e se* conilo altri elle dalla Naumachia per la strada di S. Se-* * bastiano vi andavano (569).


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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