Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      e dalla qualé dista per passi 37 ) passi 190 : dalla strada Tressegni alla strada opposta dianzi indicata (per linea parallela alla linea di passi 190, da cui è lungi per passi 27 ) passi ao4;èla maggior latitudine del piano.Da torre Bacchetta per la strada Tressegni ali* angolo nord est del podere di Giacomucci passi 218 : da Portacastello al casino di Mai-chesani passi 344» la maggior longitudine. Dalla punta del Calvario all' Aragona passi io4; di qui all' angolo nord-owest del podere di Giacomucci passi 56 (805).
      Opera di un sol tempo non fu lo spogliar dalle frutti* fere piante il nostro ampio piano. Quando costruivasi Portacastello con obliqua direzione ( pag. 201 ) , e non già secondo 1' asse della vicina largura a parabolico perimetro , certo che questa non era ancora diboscata* Supponendo che tal porta dal Caldora. nel i43g cosi si collocasse o rinnovasse ( pag. 200 ), potrebbesi conghietturai e che un pic-ciol largo le si lasciasse d' innanzi , il qual si denominava largo del Castello nel i558 (806); che il largo vie più si ampliasse nel i58i per la edificazione del Convento de' Cappuccini ; e che si compisse lo spianamento della parabolica aja nel formarsi il chiostro de' Paolotti circa gli* anni primi del decimosettirao secolo, e ciò a fin di dare ad am> bi i Monasteri e strade e visihil fronte ; e per vero nel *529 si trattò di demolir casucce e non di recidere alberi avanti Tori e mozza ( pag. 194 }• Erano a semina addetti tom moli quattro e misure cinque di territorio convicinanti col predio di Giacomucci e con le distrutte Cappelle di S. Donalo e di S. Leonardo ; nonché torninola cm« qùe e, misure dieci e mezza ai sud ed ali* owest de' Cappuccini , di qua della ghiacciaia ; i quali terreni chiesti dal Sindaco Pietro Muzj in nome della città al Marchese d' Avalos , furono dal generoso signore donati ad uso di pubblico passeggio nel 1816 ( 776 ).
      Alla umana industria deesi interamente la creazione del Largo fuori Portano va. Abbozzato da lnnico d'Avalos nello entrare del secolo diciassettesimo ( 807 ), manteneasi tuttavia nel secolo vertente qual angusto greppo , pe'di cui ripidi fianchi discendevasi a* fonti dell' Angrella. Per le cure del Sottintendente Durini nel i8i5 se ne protesero le dimensioni e prendendosi all'occidente una striscia sul tec-rrtio de' cittadini ( 18 ). e gettandosi ivi rottami , sfasciumi , sassi e terra ; se ne livellò la superficie ; due lile di alberi io ciascun lato vi si piantarono a giovar del loro rezzo chi o ne'sedili di legname inverniciato si adagiava, ovvero di passeggiare avea vaghezza. Oggi questo spianato^


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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