Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
die dalla settentrional punta mira la vallata dell9 Angrella, e dall'occidente la selciata viottola conducente a quelle fonti, Oggi lo spianato è lungo canne cinquanlaquattro, largo nel mezzo le canne venti, e dir si pnò che l'isolato .suo perimetro alla parabolica curva si accosti.
Art. 2. Porto.
Menzione primiera di un porto in Guasto Aimone trovasi nel 1289 (pag. i85) : a fortificarlo e risarcirlo s' imposero de' dazii nel i3gi ( pag. i3i ) : da documento del i5o3 apparisce che nella marina della Meta stava il f>orto (pag. g5), e nel i6£i la Università, a petizione de'Governatori di esso , ordinò che se ne restaurasse il muro ( 808 ) : ecco prove irrefragabili di ' un porto a fabbrica in Va*to. Pochi indizii si ànno per rintracciarne la origine e la forma. L' umile stato , in cui la Università era caduta ne' primi secoli teste segnati, non permette con-gbietturare eh' ella a dispendiosa opera di un porto si sottoponesse ; molto meno può immaginarsi che ne' tribolati tempi delle incursioni barbariche e delle devastazioni quella s'imprendesse : sembra perciò retaggio d1 Istonio il porto ; e per verità ( quantunque io non abbia trovato segno di tanta antichità nella Meta, non ciotoli di etrusco laverò , non tegoli di sepolcri ; ma appena un puttino mar* rooreo di ordinario scarpello , forse appartenuto alla chiesa del porto, si fosse rinvenuto nel podere di Domenico Lac-cetti ) per verità altri vide quivi ruderi di reticolata fabbrica , e sotto le marine acque massi di edilizio (56g). Tal* è la odierna forma dell' apertissimo seno , tal la esposizione sua , tanti gli scogli, che veder non si saprebbe per gli ancorati navigli argine all' urto de' flutti , riparo a' buffi de' venti ; chepperciò da massiccio e saldo muro ni mare prolungato dovette formarsi I' edilìzio del porto» Sorgeva colà nel 1621 una Chiesolina ( 809 ) : vi erano magazzeni ( 56g ); uno n' è mentovato nel i557 (^10); si veggono tuttora i ruderi di qualche stanza fondata sopra scogli nella campagna prossima al lido. La Università , su cui le riparazioni del porto gravitavano, forniva ordigni ( pag. 122 ) , curava la nettezxa del fondo marittimo (809) (pag. g5, 122), ed affittando i dritti di sbarco (scalo) e d'imbarco ( carica tojo ) ritraevane ducati i5o nel i578 ( 811 ).
Col primo cenno del Porto si fa innanzi pur quello del Portolano, ufliziàle, che alle immissioni ed estrazioni pre-
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