Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
u5
«edera (812 ). Aveasi tal carica nel 1289 da Giovanni, da Nucella (pag. s5o) : re Ferdinando di Aragona la diede a vita nel i48i a Notar Francesco della terra di Guasto Aimone ( 813 ) : la possedeva il concittadino Giovanni Mon-gMongria nel i&22 Del Credenziere, cioè dell* uf-
fiziale addetto a tener registro delle immissioni ed a rilasciar bullette di spedizione ; dell' altro uffiziale , che Custode o Guardiano del porto si denominava , e che degli arrivati navigli e delle loro merci trasmetteva tosto 1' avviso alla Dogana ( 8i4) ; di questi ufficiali e del Portolano si fa menzione nel i56i nelle persone de' concittadini Giuseppe Antonio Canaccio , Ascanio Moschetta e Ferdinando eie Sanctis ( 8i5 ). L'ultimo Credenziere fu Giuseppe Alfonso Ricci nel i63o (816). Il Protontino, o Vice-consolò , era un Giudice di cause marittime ( 817 ), eletto da'Negozianti (pag. 4-6): Hall furono Buzio di Alvapparìo (pag. 45) nel i3S5(Iscr. 74),d'Attanzio nel i58i (pag.
In verun documento si legge che Guasto Gisone abbia mai posseduto un porto ; intanto e questo Guasto e l'altro di Aimone erano ancora divisi nel 1289: l'orse la linea marina nel demanio di Guasto Aimone si comprendeva ; forse Guasto Aimone , quasi primogenito d'istonio, da questa città lo ereditò, se ne impossessò prima che Castel Gisone fosse surto.
Come perì il nostro porto ? Lo storico Viti , che vivea nel i644» discorrendo della marina della Meta qeal luogo d' imbarco e di sbarco , non fa. motto della fabbrica del porto (-97). Suppone il de Benedictis che pe' regii ordini emessi dal 1649 ( c>°è dopo il Viti ) sulla demoli-
sione de'*porti incapaci di esatta custodia per lontananza dalle città e dalle terre (818), il porto nostro venisse distrutto (819). Particolari motivi potevano obbligare i navigli ad effettuar le imbarcazioni in Casarza nel i5o3 (820) e nella spiaggia verso Termoli nel i554(8ai), epoche rielle quali il porto della Meta ancora sussisteva.
Grande è il desiderio della città nostra per un porto ar-tefuiale: illustre scriitore si avvisa non darsi nell' Adriatico littorale sito più acconcio di quel della nostra Penna per la costruzione di un porto (822) : la Lotta ( pag. i49 a i5i ), in grazia delle profonde acque e delle eminenti colline , forse potrebbe col minor dispendio in ottimo porto ridursi. Seconda i voli nostri il Sovrano, che nel j838 ordinò doversi in particolar considerazione questa città tenere quando il disegno di un nuovo porto nell* Adriatico sarà per eseguirsi (8a3).
| |
Giovanni Nucella Ferdinando Aragona Notar Francesco Guasto Aimone Giovanni Mon-g Mongria Del Credenziere Custode Guardiano Dogana Portolano Giuseppe Antonio Canaccio Ascanio Moschetta Ferdinando Sanctis Credenziere Giuseppe Alfonso Ricci Protontino Vice-consolò Giudice Negozianti Hall Buzio Alvapparìo Iscr Attanzio Guasto Gisone Guasto Aimone Guasto Aimone Guasto Aimone Castel Gisone Viti Meta Benedictis Viti Casarza Termoli Meta Adriatico Penna Lotta Sovrano Adriatico
|