Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      22fsotto terra in atto che tracciavasi la nuova strada del-la marina ( 569). .Forse presso quella via ergevasi i] tumulo della lscr. 3 (pag. 11). Se ohhlique direzioni non seguì Annibale quando dalla regione a confine delle Marche e dell' Adriatico , cioè dal Piceno indirigendosi a Puglia , attraverso i campi de' Marrucini e de' Frentani , ed andò agli allori di Canne (826), indubitatamente pe 'I nostro consolar sentiero scorse , e forse anche Istonio ei de« predò. Cesare del pari dovette percorrerla , e quindi ad Istonio amico presentarsi allorché dal Piceno passò a soggiogar Corfinio ( città , che per sette miglia distava da Sulmona ) , e di là per le regioni de' Marrucini,. de* Frentani e de Larinati andò in Brindisi (827).
      Passa sopra il tenimento di Vasto non V ordinario regio T rat (uro , ma un suo diverticolo (828): vi entra pel Smcllo, accanto alla Cupa. ; traversa le contrade Piano dell'Ischia, Colle della Cupa, Piano della Ficora, Colle S>. Giacomo, innanzi la quercia dell' impeso ( ossia del masna-diero in essa impiccato) , S- Lorenzo , Conicella, le Luci [era presso queste anche nel 1550(829)], S.Antonio Abbate , Colle delle Mandorle , Conicella della Salce , Colle pizzuto , Pozzotello , Fonte Luciano ; n' esce per Bona-notte e va su '1 demanio di S. Salvo. In altri tempi questo raggio di Tratturo se ne veniva in Vasto per la rupe a fianco di Madonna delle Grazie (83o) , e per terreno 9 eh' era di là dalle mura delle Lame (c3i) , ed entrando per Portapalazzo usciva per Portacastello : da un Marchese si ottenne il deviargli il corsp (6). Largo il Tratturo per sessanta passi geometrici o trapassi, fornisce pascolo ad armenti e greggi, i quali dalle Puglie vengono a passar la state ne' prati di Apruzzo, e tornano poi colà a svernare. E impropria questa maestosa via alle carrozze, poiché sale e discende con molta inclinazione , secondo la naturai positura delle contrade. Per causa del Tratturo risedevano in Vasto Doganiero , Cavallari e Scrivani; per esso nel i54g si vietò che i terreni di questa nostra Dogana delle pecore si dissodassero ulteriormente (832).
      Opinasi che antiche quanto la seconda guerra Punica fossero queste strade; e che l'Aragonese Alfonso I agli usi primitivi le avesse rendute (832) : io me ne persuado in grazia de' sepolcri , che con tanta frequenza si scavano nelle vicinanze e ne'Iati del nostro Tratturo (pag. i45 e 171).
      Plauso al Corpo municipale fanno le progettate e le intraprese strade nuove carrozzabili. Larghe palmi quaranta 1 condotte orizzontalmente o con lieve inclinazione,
      LiOOQle


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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