Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      aagCAP- XV. Castel Sinello e Castello Torricella a nutre. Torri regie del Sinello e della Penna. Torri rurali de' cittadini.
      Tempi di guerrieri,-di pugne, di assedi! erano al certo i secoli della cristiana era venuti tosto dopo il decimo, poiché dall' anno mille a mille duecento qui -figurarono set Castelli , cioè di Aimone , Linari , Ilice , Colle màrtioo ( pag. 12 , i37, i4-7 ), di Sinello e di Torricella a mare.
      Sulla riva elei fiume Asinelio o Sinello , a circa cinque miglia di qua dalla foce e perciò tra Monteodorisio e Scerni , stette il non ignobile Castel Sinello dai tempo de9 Longobardi al finire del secolo decimoterso : ne faceano menzione le scritture sì di Vasto che de* Monasteri ~ e delle terre vicini al Castello. Il Polidoro , da cui le presenti notizie furono raccolte ( 836 ) , lo ravvisa sotto il nome di Aso nella donazione, che ne fece Rainiero al Cassinese Cenobio nel-1001 ( 8). Largiva beni Rodolfo al Monastero di Tremiti nell'anno io3i ( pag. 137 ), e fra quelli comprende vasi il lido marino per la pesca addetto a Castel Sinello (49* ). Veniva confermato questo Castello a* Benedettini di S. Giovanni in Venere da Errico III col diploma del io47*i oh* egli sottoscrisse nel Sinello (10); e nel testé indicato anno aveasi colà Cella di Monaci intitolata a S. Benedetto , la quale se unita al Castello o da esso divisa fosse stata no'1 sappiamo ( 838 ). Da Liduino figlio del Conte Adelgisio , essendo il io53 , si donarono al Monastero di S. Stefano in rivo maris alcune saline alla foce del Sinello (889). Fattasi opulenta ed illustre la Cella testé menzionata tu confermata col Cenobio-di S>. Giovanni in Venere a' Cassinesi dall' imperator Lotario II nel 1137 { 84o ). Ebbero i Monaci di S. Giovanni io Venere ratifica pe'l possesso di Castel Sinello da Papa Alessandro III nel 1176 ( 84o ) , e da Papa Innocenzo III nel 1204 ( 5oi ). E mentovata col 1216 la gente dedita a legnaie per la fabbrica del vasellame , eh' esisteva nel fiume Sinello del Contado Termolese ( 841 ). Si annoverava tra i Baroni del Giustizierato di Apruzzo Boamondo di Sinello, cui Federico II re di Sicilia nel i23g diede Corrado di Radoldo, uno tra i Lombardi prigionieri confidati da quel re alla custodia de' varii Baróni del regno (842). Trova* si confermato Castel Sinello con sue pertinenze al Benedettini di Tremiti nel 1256 dal Pontefice Alessandro 1111 [492]. Correndo l'turno 1284 persisteva la fabbrica di
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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