Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      a3isto dalla inferior valle distintamente separano : non li rav» viso saldi al pari dell' altro rudere ; intanto robustissimi e di graninole sono i massi di fabbrica caduti dallo spianato ed infossati nel fianco della valle testé indicata. Singolare nella disposizione e nella forma si appresenta la fabbrica del lato a prospetto di oriente ; anzi a murato* ria di più vicini tempi sembra appartenere : sono semi-cilindri incavati , contigui , che avendo la cima a livello dello spianato, si profondano verticalmente: il terreno della pianura trascinato giù dalle coltivazioni e dalle acque si è arti monticato d' innanzi a' medesimi , formandovi una china coperta indi a viti e ad olivi, talché sospettiamo da essa occultarsi i semicilindri settentrionali ; e di quei 9 xbe verso il mezzogiorno si trovano, quattro lasciano vedere appena le sommità ; il quinto è disterrato per pochi palmi ; il sesto poi ( che à come gli altri un raggio di circa sei palmi ed è collocato nell' angolo sud-est) trovasi vuotato per trenta palmi , ne pertanto al solajo o alle fondamenta lo scavo è giunto. Non grossi, ma duri e di fina creta sono i mattoni impiegati a formare i pilastri angolosi e la bassa parte di questo ultimo semicilindro « mentre 1' alto delta concava parete è construito di sassi quadrati a similitudine delle fabbriche reticolate: tre meati aperti nello stesso livello forse servivano allo scolo delle acque, onde il terreno a ridosso della fabbrica] s' imbe-vea. Ne sorprende la quantità d'intonachi, quali tinti di vivace rosso, di nero, di verde, di giallo, quali a larghe righe di distinti colori, e quali con dipinti fiori ; abbondano le petruzze colorate, che ne'lavori musaici s'impiegavano, anzi pur si trova qualche frammento di musaico; si raccolgono pezzetti di marmo bianco e nero regolarmente segati , frantumi di finissimi vasi grandi e piccoli di argilla * d'inalterabile color sanguigno , pari a vasi e-truschi ; le quali anticaglie si svolgono dal terreno addos-sato e adiacente alle descritte fabbriche orientali. Segno alcuno non si à della muraglia , che chiuder dovette a settentrione il Castello,
      Su nel piano , nello spazio compreso tra le mura , due oggetti di antichità sussistono: consiste l'uno in largo pezzo di pavimento formato con picciole mattoncelle parallelepi-. pede, infisse per cortei Io , commesse a spina di pesce e da buona calcina unite ; questo solajo e coperto da poche dita di terreno. L' altro oggetto e una vasca di durissima fabbrica a mattoni , rivestita di tenace intonaco, priva di imaltitojo , lunga palmi sedici, larga palmi quattro, simi»


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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