Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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tnigliara di satsi , che là Università ebbe da! nettamento' del porto alla Meta , e che diede al Marchese nel 162* pe 'I Palarlo della Femia ( 866 ) , forse a trottolarne' V a-trio o il cortile servirono. La grandezza dell'edificio, ove già da molti anni non vi dimoravano di esseri viventi ohe selvaggi colombi nidificanti ne' soppalchi, deformi inferni itiiferi pipistrelli, e tetri gufi ; la solitudine del sito ; il fosco vapore delle lagune della Lebba ; e 'le ricordanza dèlia grandezza del fasto e della potenza de* d' Avalos , conciliavamo a questo luogo un aspetto tetro e romanzesco. Fattosi del palazzo l'acquisto dal concittadino Giuseppe Antonio Rulli nel 1835, le restaurazioni (pag; 1^9} 0 la dimora di qualche villico, a ravvivar lo incominciano.
I differenti umori ed i diversi affetti esigono varietà di luoghi di ricreazione, ónde soddisfare i primi e compiacere i secondi presso de' grandi ; ma una selva ne folta , ne rada, non. esterminata e neppure strettissima , divisa a giusta proporzione tra pianura e poco fonda valle , irrigata da potabili acque, in cui a dissetar si vanno glì> svariati generi di volatili Indigeni e pellegrinanti, corre» data di case, di greggi, di un picciol serraglio di fiere, tra lé quali il Leone (6), e di quante altre bellezze e comodità la opulenza de'd'Avalos potea riunirvi, questo, si,' era 1uogò affine ad ogni umore, confacente a qualsivoglia stato dell'anima. Era desso il bosco di S. Lorenzo , che col lungo occidental lato fiancheggia il Trattura. Possedeasi nel i542 questa selva , che avea casa , mezza torre , pozzo < Cappella dedicata a S. Lorenzo, - da' Pfeppi e da' Ricci ( 867 ). Cesare Michelangelo d' Avalos , che l'acquistò (#68), vi fece il Palazzine, cui adornò di balconi di ferro Indorato e di cristalli di Venezia (863). La selva s'ingrandì a danno del territorio di' Castiglione (pagw >39). Vedesi alla metà dell'occidental suo Uiutte torretta quadrilatera, stretta, alta e tutta piena, con nicchie nell'apice? vuolesi eh' ella vi fosse stata eretta in segno della demolita cappella di S. Lorenzo * ben ,diversa dall' altra di Tambelli (lscr. io*}. Sono i d'Avalos tuttatia padroni di questa tenuta; ma 1 edilizio à deposto ogni ornamento; tolte le fiere; il resto è rientrato ne'modelli della pura natura.
CAP. XVIl. Chiese, Cenobii, Confraternite, Cappelle ecc.*
Quali, esser possono le convincenti pubbliche riprove di religioso spirito se i molti tempii innalzati ài culto di Dio e de' suoi Santi non sono? Qui perciò discorrendo là se•
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