Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
im epislolae delf aitar maggiore! uno schiavo Turco, dal-, la promessa di libertà incoraggiato, spingesi in mezzo all'incendio, prende l'ostensorio della sacra Spina, e miracolosamente esce franco ed illeso dal seno delle crepitanti fiamme (48o, 919). Grave é il danno apportato da questo in* cendio : soltanto per ricovrir la Chiesa abbisognano ducati mille (917)* La Università ne commette le travi per le quali nel 1646 paga ducati 4oo ( 920 ).
1735. La sola nave grande a nudo tetto. Quattro cam* pane nella torre : la maggiore pésa cantara 19 e mezzo; fu rifusa nel 1714 (4&>) a spese del Santissimo, di Cesare d'Ava* los e di moltissimi cittadini; v*è impresso lo stemma della Università. La seconda campana di cant. 17, e della Spina ( Quando oggi i bianchi nugoli della state minacciano
5 rendine , la fede fa ricorrere al suo suono ). La terza 9 el Gonfalone, cant. 7. La piccola, pe'l suono delle messe , cant. 2 (921 ). La Chiesa à vestibolo con più gradini : quello si resse sino al declinar del decimo ottavo secolo (359 1 916 , 922).
1840. Giganteggiano su gli edifizii urbani nella prospettiva della città la maggior nave della Chiesa e la riqua* drata torre alla palmi i45 ( 6 ), ondeggiante quasi visibilmente allorché a distesa suonano tutte e quattro le campane. La gran campana frantasi nel 1829, rifatta dello stesso peso, tirata su degl'ingegnosi Vastesi, squillò no-, vellamente nel dì 24 Settembre i833. La più piccola fu rifusa nel 1823. Con graudioso disegno gli antichi impresero la edificazion di questo tempio, al di cui perfezionamento ed alla lindezza non si è finora pervenuto : manca il vestibolo , posticcio è 1' atrio : colossali pilastri a fabbrica' separano dalle laterali navate la maggior nave ancor grez* za e senza intonicatura , ultimamente coverta di volta a mattoni. Molli anni non sono che al vecchio Coro (dalle di cui fondamenta uscì 1' urna con la Iscr. 55 conservata in questa Chiesa ) un nuovo se ne sostituì ( pag. 57 e 2o3) maestoso al pari della Chiesa, sormontato da cupola e soprapposto ad ampio succorpo ; ma poiché , prima di perfezionarsi, ei si fendette in un Iato , fu forza demolirne la cupola in Maggio i838 : così questo tempio rimane tuttora imperfetto, disadorno, benché già dal 1808, per essere di regio padronato, si sieno, promessi de'soccorsi, onde ridurlo a decente casa di Dio.. È la Chiesa lunga palmi 187 , larga 100 , alta 86. Trovasi abbastanza fornita di suppellettili, tra cui l'ostensorio dianzi mentovato 9 ed un Crocifisso di argento, che vai circa ducati 700 fL
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