Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
contribuiti in gran parte dalla gentildonna Teresa Tritelli di Vasto ( 6 ). - ' 1
Molte sacre reliquie qui si conserrano. H'eórpo intero di S. Cesareo martire vestito da guerriero, cui sta unita un'ampolla vitrea , che ne contiene il ' sangue , fu ' estratto da! Cimitero di Castali e donato a Cesare Michelangelo d'Ava-los nel di 9 Maggio 1698% eòo facoltà di regalarlo a S. Maria , come nel giorno 3 Novembre dèlio stesso anno? ei fece ( 923 ). I Vastesi , Che lo àniio a protettore, specialmente ne* rischi dé' tremùoti , concorrono con limosi* ne a farne celebrar la festa nel di 3 Novembre. La più/ Cara reliquia e uba Spina intera della Corona, che mar* torio nostro Signore Gesù Cristo : lunga once tre ed ud minuto dì palmo architettonico romano, intrisa del sanVenerdì santo , in cima covrirsi di 'materia bràncaf slmile a delicatissima bambagia 0 lanugine , la quale in* di sparisce. Questo visibile annual miracolo e le grazie che dispensa a'cittadini quando nelle afflizioni e nelle calamità a lei ricorrono, suppliscono alla Bolla autentica bruciata nel i566, con la quale Pio IV donò la reliquia à Ferdinando d' AvaloS. Alfonso d9 Avalos la diede alla? nostra Chiesa (919)-
La principal festa è 1* Assunzione ( pag. 187 ), che dopo 1* Oratorio del 1820 ( 924 ) non n' ebbe più : di poctf inferiore è l'altra della Santa Spina nel Venerdì di passio-rie , con indulgenza plenaria , e con altre indulgenze ne' cinque giorni ai preparazione, per concessioni di Pio Vr (9Ì9). Si ottenne nel 1718 che il Capitolo nel1 giorno* della solennità recitasse Uffizio particolare secondo 1* esemplare della Cattedrale di Frisinga in Baviera ; il qual Uffizio dal 1782 in poi divenne obbligatorio per tutto il Vastese clero ( 92S ). B religioso Medico Francesco Offvà Leone eompose un sublime Inno e cinque teneri Soliloqui!1 per le cinque sere di preci preparatorie alla festa (919): la Chiesa non desiste daH'usarne. Sia di stimòltfa piò general* devozione il trascrivere l'Inno in queste pagine. ITymnus• Ave Spina , quae conspersa — Es Divino Sanguine ; — Quae ex dumis es èonvern— In Diadema Domini: — Te precamur , ut ad versa — Cuncta a nobis abigas.
Culpa primi Genitori*—Te de terra protulit;—Inde me-mor prisci erroris,—Àc probrosae originis,—Non horrnisti' ILedemptoris—Sacro figi vertici.
* Oh quanti impia Jesu' Christi — Cònfodisti tempora ; —* Acumenque detrnsisti—Usque ad sederi aniriiae ! —Heu cra^ delior fuisti—Cruce , clavis9 lancea.
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