Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
488
Itgfava di saa presenza le feraci contrade di Vasto , quando innanzi al Magazzino de9 sali alla marina la preparaia acena si aprì. Ella incominciava lenta con ordinario ratto 9 il riflusso delle, acque ; ma d' insolito si notavano sassi 9 argilla e scogli colà giammai scoverti. Sulle prime o a* pro-pit occhi non credesi, ovvei» ottica illusione si stima : indi ogni dubbiezsa si depone , poiché il fenomeno in breve avea conquistato campo lungo e largo. Si propaga per la città la nuova di uno sconvolgimento : gli abitanti ( special* mente qnei, che il Sottintendente Durini uscir lece dalle case in pericolo, date in guardia de'Soldati ) corrono in folla all' orientai margine del Piano del Castello ; di là contemplano con raccapriccio il formidabile quadro. Dalla sottoposta pendice alla spiaggia la terra qui si fende si spalanca , là si avvalla s infossa , altrove in greppi assorge , e dove rotala si ravvolge, dove in pantano si cangia » mentre tutta la regione sensibilmente verso mare cammina: da'cigolanti tutti fugge il colono carico di sue più pregevoli masserizie ; egli à il tempo di raccoglierle, poiché lentamente il disastro ricerea gli edifizii, cai o squarcia o conquassa o , senza lederli punto, con le fondamenta e la circostante aiuola insieme trasporta a trenta passi : il fracasso delle crollanti Cappelle ( pag. 374 e 279 ) e più di quello il pensiero di Dio sdegnato fanno palpitare agli spet-tatori il cuore : la selva de' fruttiferi alberi in varie guise è malmenata ; qual di essi s'inclina , qual si rovescia, questo-è ingojato, quello sovvertito infigge i rami in crepacci ed al diseccante raggio del Sole le umide radici espone ; molti scorrono innanzi, non pochi da limacciosa acqua circondati sì che quasi palustri alberi sembrino. Sono le ore venti e mezza : una nuova spiaggia larga 200 e 3oo palmi occupa il luogo delle rinculate acque marine dal magazzino dianzi menzionato quasi sino al Trave (pag. 22v ). Col tramontar del Sole la ruina non cessa ; imbrunendo P aere, l'occidental limite del formidabile teatro è voragine bislunga v profonda circa gli ottanta palmi, che tocca da ima banda la roccia sottoposta a Porta S>. Maria e dall' altra la collina, ov' è la Chiesa di S. Michele or con aU tre lesionata ( pag. 27^ » 280 , 285 ). •
L'ombra della notte toglie alla vista il progresso delle ruine , le quali con 1' aurora del dì 2 Aprile maggiori d'assai pe* campir e più minaccevoli per l'abitato si appresela no. Altra voragine , che non un Curzio , ma molte delle orientali case della città voleva, erasi spalancata nella bassa region campestre da Porta S>. Mari^, pe '1 d* in-
| |
Vasto Magazzino Sottintendente Durini Soldati Piano Castello Cappelle Dio Sole Trave Sole Porta S S. Maria Chiesa S. Michele Aprile Curzio Porta S S. Mari Maria Michele
|