Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      Atta'lòde abbiano coloro, die suppliscono alla scarsità de* pubblici soccorsi con le loro private largizioni e con le somme di denaro confidate a' Sacerdoti ed al Sinda* dacot Plauso pur facciasi alla Commessione temporanea per la cura de' poveri, la qual non prima di questo mese potè desistere dalie utili sue funzioni. Ella surse spontanea ne'princi-pii dell' anno quando la carestia e non la mortalità facea fa piaga del nostro paese. Ardenti di fraterna carità Magi* strati in privita divisa, e Sacerdoti (1118) imprendono la santa opera di cercare pe'povjeri, e nel dì 20 Gennaro avea-no raccolto di denari, di arnesi) di vettovaglie e di prò* messe quanto bastava per rianimare e sostenere il desolato Spedai di S. Antonio. Sollevati dal nudo pavimento gl'in* digenti e gl' infermi, sopra comodi letti venivano adagiati, ed ogni soccorso e di spirito e di corpo riceveano* Sentiva il cittadino esser giunto il tempo di adempire a tutto potere il precetto di tisitar gl* infermi» Ogni ceto» ogni professione, e finanche le virtuose Signore accorrevano per accudire con le propie opere i poveri e gli ammalati» Che dirò delle benedizioni e della gratitudine della povera gente verso sì bella carità ? L'animo di Lorenzo Barone tocco da riconoscenza t lasciò allo Spedale, ov1 era curato» ducati 5o (mg), Sussisteva, e con tutto fervore esercita vasi la Commessione temporanea, ma di legale autorizza* sione mancava. Il Decurional Collegio non solo ne decise e diede l* approvazione nel dì 29 Marzo,'ma il numero de* di lei membri aumentò, prefiggendole per tutto Giugno la legittima durata, sulla speranza che la influenza declinaste e I raccolto diminuisse la turma de'poveri (1120). Lusinga vana fu il decrescimento della epidemia; si verificò lo scema mento notabile degl'indigenti sol perchè di essi la massima parte era morta. Lo Spedale frattanto, sciolta la Commessione , tienesi tuttavia aperto, poiché nè qualche infer* mo manca, nè la privata carità si è raffreddata ( 1121).
      agosto 1817.
      La infermità^ che dissipa le sostanze ed inibisce 4* mestieri il guadagnarsi la giornata, aggiunta alla scarsezza de'raccolti, riduce nuova gente alla mendicità. Séntesi quindi il bisogno di tornarsi alla cerca per gl* infermi poveri»' Il Sindaco Domenico Laccetti invita (18) e nel dì 7 Agosto riunisce i membri della dimessa Commessione ( 1122 ). Si tassano i cittadini per fuochi : il Durini, gli UfEziali pubblici superiori, il regio Capitolo , i Baroni Genova , Muzj , e Tarn belli sono più generosi. Ecco che lo Spedale risorge e meglio di prima tanto pel numero de' letti, che or inondoL


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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