Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      i cadaveri de' Vasto!, e per tutti le fosse della città si dischiusero.
      la questi dì la campagna quasi deserto apparisce: raro è in essa il suono della umana voce. 11 pacifero olivo scosso dal vento , colpito dalle piogge, getta il suo prezioso frutto» speranza di tanti ; ma non v' e gente bastevole a raccoglierlo. Conobbero questa scarsezza i vicini paesi, e tosto compagnie di operai si avanzano dentro le mura di Vasto* Gente ella è che del petecchiale contagio pur avea sofferte le ingiurie, e molti, desiderosi del guadagno, qua se venivano laceri, infermicci e convalescenti. Avvedesi il municipal Collegio del pericolo novello , in che que' malsani avrebbero.messa la residuai popolazione ; e perciò crea Deputati, i quali esaminando lo stato di salute degli stranieri , respingano i malaticci : così il cimento si allontana» ed a'j etarii si lascia profittare dell'ajuto (1128), Dicembre 1817 e Gennaro 1818.
      Il tristo impero de'comuni morbi traballò in Dicembre, cadde in Gennaro f e sparve in Febbrajo : per lo che essendo stati 75 i defunti del primo mese, 58 que' del secondo, nel terzo il aumero degli estinti tornò ad essere qual Ip soleva in ogni altro anno. Nel dì i4 Gennaro si trovò ammontare a ducati 16^0 e mezzo la spesa soppoi~ tata dalla Università in Settembre , Ottobre e Novembre pe'soccorsi agi' infermi poveri (iii5)« Al finir dello stesso Gennaro si trattò novellamente di emissarii agli stagni uel nuovo lido ; operazione , che in Luglio 18x8 il Sindaco Domenico Laccetti con arbitrario ma lodevole atto fece eseguire, poiché nel dì ig Giugno 1818starasi ancora alle perizie della spesa all'uopo necessaria (18), quando il tempo pericoloso a causa de' miasmi già sopraggiungea. Scaricate nel mare le acque stagnanti, quelle picciole paludi sparvero per sempre*
      2. Cagioni della mortalità* Dà* registri dello Stato civile apparisce che la mortalità cominciò in Gennaro 18x7, giunse al colmo in Settembre, finì col Gennaro del 18x8. Debitamente l'appelliamo morìa , poiché la popolazione di Vasto , la qual si trovò di 8746 anime nel dì 3i Dicembre 1816, e solea perdere éirca 261 persone all'anno, rimase spoglia di 2x83 abitanti nel 1817 (Pa?* *68 e 167), senza comprende!vi circa quattrocento individui , come dicono, de'quali la morte fu rivelata ne*tempi posteriori in occasione di contratti e d'altro. Le cagioni dello eccidio cercherò d'investigare, da due indubitabili fatti partendo, cioè dal primo caso di Febbrepe-


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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