Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      quello -della testa di Lucio. Secondo pmo è la baso della statua : per lungo tempo ella giacque negletta, e quasi vii masso nella esterna bassa parte di privata parete (pag. 194* n. ai); ma nel dì i5 Ottobre i83g, a cura del Sindaco Barone Luigi Cardone e dell9 Avvocato Tommaso Girelli Decurione Segretario , ella fu incastrata nel frontespizio della Chiesa S>. Giuseppe , a sinistra ed a livello della lapida di Maohes. Avemmo allora la opportunità di conoscere che di duro dozzinal marmo è fetta , eh' è alta palmi tre ed un quarto / larga un palmo e tre quarti, massiccia un palmo e dieci once , eh' è segata in modo da essersi connessa ad altri marmi f e che la superficie letterato (cui le ingiurie del tempo scissero il superior destro angolo, con distruzione di alcune cifre) è tutta un sol pezzo (pag. s3 ) ; bensì gli ultimi due versi sono di pi& picciol carattere ; sproporzione, la qual nacque pel bisogno di aggiugne* re in epoca posteriore la carica civile, a eui il vincitor del sesto poetico agone fu innalzato*
      Dubitò il Signorelli cbe cittadino Istoniese Lucio fosse stato , e perciò ad Isernia Io ascrisse ( u4a);'ma quando un Vastèse, forse fu Benedetto Betti, con lettera ìo ebbe assicurato star presso i discendenti de9 Municipi Istoniesi, di coloro che col proprio denaro il moniménto innalza rollio , que' due contesti del nostro vanto, pubblica corrasione a se medesimo ei fece ( 11 £3 ).
      Secolo Xll.° dtlVEra Cristiana. Giacomo. Poco meo di undici sect^i dopo Lucio, in mezzo a ruvidi tempi , la valentìa del Yastese talento novellamente si affaccia nelle sculture, delle quali, essendo l'anno xigo, Maestro Giacomo del Vasto Aimone adornò la inferior Chiesa di S. Giovanni in Venere (1144) > indi per altri tre secoli si cela. Ma nè abitatori qui mancarono, nè il cielo cambiò. Forse le politiche tempeste quella va* lentìa incatenarono , ovvero gli splendidi raggi di lei si estinsero con la distruzione delle memorie antiche* .
      Secolo XVI.° dell'Era Cristiana* De Parma Riccio. Alta la voce leverò contra la usurpazione , cbe alla gloria de* Vastesi nel militar rinome si fa. Quel guerriero, il quale nel campo fra Quarata ed Andri pareggiò in valore i suoi commilitoni, da cui pe'l focoso destriero si distingueva ( n45) , quello stesso , cbe indi a segnalarsi proseguì sottp del medesimo Duoe, quegli fu Vastese, ed avea nome Riccia de Parma . Alla folla di quanti raccontano la famosa disfida de'tredici Italiani co9 tredici Francesi in quel campo presso Barletta, eai


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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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