Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
tori . Ambe le opere videro la luee delle stampe per
.la prima volta in Venezia nel i5i4 ( ii53). Mi conviene manifestare che il Ricordati distingue Vincenzo-di Notar Ciero del Vasto (n5o) da Vincenzo nato in una terra dA Regno, autore delle due. opere, e morto nel 1871 {ii53Ì. Ma l'autorità del de Benedictis (ii$4)> del Romanelli (n53) e det Betti (ii5i), i quali di ambi i Vincenzo fanno uni-co soggetto ; l'aver trovato il Fasciculus Myrrhae nella Biblioteca Vastese del Tiberii, eT essere stata qui la famiglia de' Cerius e Clero prima che le opere mentovatesi, fossero * messe a stampa ; queste ragioni anno indutto pur one a riguardare per identici i due soggetti encomiati dal Ricordati. Del resto i brevi cenni biologici sono distesi con tal artifizio che di leggieii possono separarsi ed attribuirsi a Vincenzo di Notar Ciero le poche 'parole, che ne dicono tanto il Ricordati ( n5o), quanto il Pacichelii (u48}e'l Viti ( n55 )• .
Caprioli. Dal patrio suolo costoro . non uscirono ; ma il loro nome giunse ove le opere stampate andar possono % Sentinello fu Giureconsulto . L' erudito Celso Ba-rozzini, inviato dal Marchese di Vasto a ricercare in iLarino le più memorabili antiche cose di quella città y al Sentinello, con lettera de'27 Maggio x5ig, rendeva conto degli scavi di Larino; e tra le medaglie in bronzo, che manda vagli, una di oro coniata dall'Impera tor Costantino ei dicea stimare rara assai (u56). Questa letteraria corrispondenza appalesa e prova il merito di Sentinello. £ poiché la lettera del Barozzini passò nella Raccolta di Memorie e di disegni di antiche cose appartenenti agli Apruz-zi, la qual si trovava nell'Archivio marchesale (n56), è giusto inferirne che pur gP illustri d'Avalos avessero avuta stima del Sentindlo, $ perciò il carteggio con gli Antiquarii a lui confidassero sz Virgilio nacque a* 3o Gennaro i548 (1157 ) e mori a' 6 Ottobre 1608 ( n58 ). Ebbe per avo Costantino venuto al mondo nel i4go (1158) e per genitore Tullio ( Iscr. 77) nato nel i5i2 (ii,5g). Fecfi in Napoli i suoi studii ( ii6o)> Dottor dell'.una e dell'altra jLegge (161 ) , dopo aver esercitata per qualche tempo la professione <U Avvocato ne' Tribunali della Capitale , si ritirò in Vasto (1160). Dottissimo (n58, 1161), raccolse nobilissima libreria di autori di ogni materia , latini, greci £ toscani (n48, n58, 1160). De'suoi consigli legali i d'Avalos si giovavano (n58). Archeologo, ricercò le antichità di Vasto e di altri luoghi; in fatti era ne'suoi manoscritti la Iscrizione di T. TibiUo Primevo trovata in Tor-
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