Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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Usta , cultore anch' esso delle< Muse , come da Poesia nel-la Raccolta del 1794 si dimóstra, Dottor di Leggi, ascese alla sublime carica di Giudice di Gran Corte Criminale: fino al 1820 la sostenne in Chieti : le vicende politiche gliela tolsero: la giustizia , di cui fu incorruttibile ministro , gliela restituì con la destinazione alla Gran Corte di Catanzaro, ove sul finire dell'anno i838, in età non molta avanzata, morì. Di altri Crisci nelle pag. 263 e 284. Figli di lui Domenico e Gaetano, ambi oggi cultori della Musica Vastese per diletto.
Magnacervo Alessandro , figlio del Dottor Fisico Giulio Cesare (pag. 247^ venuto di Lesina (1201) é di Emilia Caprioli ( Iscr. 84 ) , congiunto della ricordevole Virgilia (pag. 252 , a63 ) > fu Giureconsulto e Poeta . Eruditissimo ed inteso di varie facoltà, egli avrebbe potuto arricchir di varie opere la Repubblica letteraria ( 765 ) ; e pur non velie darle che una sola , dal di cui frontespizio la sua renitenzà apparisce, poiché dichiarò mandarla a stampa per istanza di Gio : Alberto Tarino. L' opera à per titolo : / capricci frìovenili , Bime del Signor Alessandro ¦ Magnacelo dedicate alt Eccett. Sig. Di Francesco Marino Caracciolo Principe éC Àvefyno . Napoli , per Et- -torre Cicqpnio , 1652. Volumetto in 12 , di pagine 168 , che si coi^erva • dal ' Conte Tiberii. Molti Sonetti e componimenti di altro metro sono indiritti a donna da lui vagheggiata ; ma ideal soggetto ella era , poiché il Magnacervo , senza.uscir di gioventù, mira di tal donna la verde e la vecchia età . Un Sonetto v' à per Col' Antonio Ciacci (pag. 5i ) risico' eccellentissimo . Sta in fine del Volumetto un suo breve Poema in'ottava rima intitolato: La Pigmeide d[ Orlando Emaures Cagnas. Vi descrive la guerra delle 'Gru co' Pigmei, argomento cavato , co-•m*ei dice , da Filostrato e Giovenale. Pare che agli studii di Pesaro ei fosse stato nel 1643, poiché scrisse Sonetto per la, gita del Cardinal Castagnati in quella città , ed altro Sonetto in morte del Vescovò d' Avalos (pagina 170) . Ben si vede da9 versi suoi che da estro poetico guidato -, frequentava le Muse , dalle quali si ritiro per coltivar Io Studiò.della Legge. Alessandro é annoverato, fra i Vaste-si illustri dal de Benedictis (1167) , dal Romanelli (n53), dal Toppi ( 1202 ) e da altra epera del 1820 ( ) .
Agnelletti Francesco ( marito di Virgilia Magnacervo testé rammentata e zio di Giovan Battista Cuculli Agri-coletti ) già morto nel 1673 ( g85 ) , menzionato altrove ( pag . 197 ), esser dovette assai preclara persona per me-
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