Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
33*
la Lettera anonima (6) premessa alle Ragioni* co* cui si dimostra la insussistenza delle prerogative e preeminenze di 5. Maria verso S. Pietrof stampate circa il 1769 quando Giuseppe Anelli autore di esse era già molto ss Nipoti di oostui sono Giuseppe, Raffaele.
Trivelli . In men che mesco secolo questa famiglia a' innalza, grandeggia e precipita . Luzio e'i di lui primogenito Giuseppe soffrirono prigionia e devastamenti di beni, perchè i Sacerdoti Tommaso e Francesco, altri figli di Lu-*io, conseguivano onori nella Viennese Corte, ove Tommaso servita quell'Altezza da Segretario (ia3o) ; ma rientrate in Regno le Armi di Austria nel 1707 (pag.3o), Luzio fu rimu* Aerato col titolo di.Conte del Regno (ia3i) ss Tommaso, ammirato da quel Cesare per fortezza di animo ed incom-parabil prudenza nel maneggio degli affari di Gabinetto (is3i), stimato non poco da Papa Clemente XI, fornito di vera cristiana politica, letterato chiarissimo e matematico, trapassato innanzi il 17991 volle dar ultima prova di sua moderazione facendo incenerire molte sue opere manoscritte , singolarmente queste : Osservazioni sopra la vita di *Agricola descritta da Tacito — Trauenimenti sulle con» /esstoni di S- Agostino — Tragedie il Bellorofonte e C Ulisse — Critica alle Istorie del Guicciardini. Scansò la fiamma un manoscritto di Annotazioni, memori» e di' segni dijòrtificazioni (ia3a) ss Francesco, morto di anni 59 subentrar del 1729, pur desso ammirato dall'Imperatore per sublimità di consiglio ed incorruttibile prò-Lità (i23i), offrì riuniti in se il sapere e la pietà; delle quali virtù rimase chiara testimonianza nel Testamento politico ovvero Avvertimenti al Conte Errico Trivelli ss £rrico,unice maschio di Giuseppe e di Leonilda Leone, prò-labilmente nacque nel 1705 . Fornito di prodigioso talen-Jto, indefesso nello studio, ammaestrato dall'insigne Bérti {pag, *47}» rapidamente nella carriera delle scienze progredì • Insufficiente al suo genio 1' orizzonte di Vasto trovando, andò in quel di Napoli a spaziarsi, ove le amici-zie d'illustri personaggi e di celebri letterati acquistò. La traboccante vena poetica lo rese felicissimo imitatore del Filicaja e del Guidi. Toccando appena il quinto lustro di sua vita, impegnato in letteraria contesa, compose ira undici giorni un breve opuscolo di Critica letteraria, necessario a'Poeti ed agli Oratori (1232); il qual lavoro, encomiato da dotti uomini,vide poi la luce de torchi col titolo : Lettera Filologica del Conte Errico Trivelli dedicata a Francesco Cara/a Principe di Cofobrano• Napo-
| |
Lettera Ragioni S. Pietrof Giuseppe Anelli Nipoti Giuseppe Raffaele Giuseppe Sacerdoti Tommaso Francesco Viennese Corte Tommaso Altezza Segretario Regno Armi Austria Luzio Aerato Conte Regno Tommaso Cesare Gabinetto Papa Clemente XI Osservazioni Agricola Tacito S- Agostino Bellorofonte C Ulisse Istorie Guicciardini Annotazioni Francesco Imperatore Testamento Avvertimenti Conte Errico Trivelli Giuseppe Leonilda Leone Bérti Insufficiente Vasto Napoli Filicaja Guidi Critica Poeti Oratori Lettera Filologica Conte Errico Trivelli Francesco Cara Principe Cofobrano Napo- Maria Luzio Agostino Critica
|