Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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To quando nette orniti àtaftfe degl'infermi poteri discende* i quali con la giovialità dell'umore consola , con la limosina solleva, e con la perfezione nelP arte medica ri* sana . Preferito ad ogni altro medico, fu desso che ao compagno per entro lo Spedai ai Roma l'Imperatore Giuseppe lì,delle costituzioni di quello ragguagliandolo. Mostrassi l'amico de* giovani virtuosi, specialmente Apruzfesi, cbe per la Medica Scienza s'incamminavano • Dettò in -cattedra gli Elementi di fisiologia di suo lavoro: non impres* si » tir si sono smarriti. Riveduta la pàtria sua per I' ultima volta nel 1804 « morì in Roma nel dì i5 Agosto del *8o5 ss Giulio Cesare suo fratello , nato a' iq Settembre 3734 e morto in Vasto nel dì 2 Ottobre 1811 , si avanzò molto neH' arte pittorica appresa nelle scuole -di Venezia e di Roma .
Secolo XIX.° dell Era Cristiana.
Majo • Venceslao , ammogliato in Vasto (pag#.33o) , rimeritò generosamente a questa nuova sua patria il titolo dì cittadino eoi disinteresse (pag* 3o), con la penna e con numerosa fagguardevol prole . Poeta , Membro corrispondente della Real Società patriotica di Chieti (1237) » peritissimo in Legge, e Conte, da' figli onorato con nobil marmoreo sarcofago (Iscr. 106), Sede a stampa Poesie (pag. 33o)—Per la prima messa, che ndla città del Fa-stp celebra Francesco Felice de* Conti liberi Sonetti due di Venceslao Majo—Riflessioni del Dottor Venceslao Majo sul progetto dell'abolizione de' Regj Stucchi colla surroga di altri fondi. Napoli, 1701. Voi. in 8, di pag. 20 • Presso Tiberii con le Poesie . L'autor vi dice che i Ministri di Stato persuasi dalle sue riflessioni , alla surroga'più non pensarono s=A pie del di lui sarcofago fu sepolto Urat-nio Arciprete (pag.a53)f stato prima Canonico Teologo di S. Maria , Vicario delle Diocesi di Penne e di Triventi, Vicario Capitolare di Triventi e Vicario Foraneo di Vasto* Uranio grandeggiò sul Pergamo : i suoi Panegirici ed ogni altro genere di sacro discorso aveano tal forza di sentimento e di dottrina, sì fiorito lo stile e tanta grazia, che in estasi rapinano. E dove sono i suoi preziosi manoscritti ?=: Il Conte Levino Ricevitor generale della Provincia eoa il Cavalier Prailo e con Filoteo risedono in Chieti crEquizio morì in Napoli nel giorno 13 Gennaio i835, precipitando in atto d'insegnare le manovre da estinguer incendii alla Compagnia municipale di Artefici Pompieri, della quale era ingegniere Aiutante 5= Albino * Maggiore e Direttore del Corpo del Genio ss Quirino nominato nelle pag. 89,112»
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