Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani
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tiènte le descrizioni degli organi, delle malattie , delle operazioni ed istminienti di Chirurgia, delle piante medicinali ecc. tradotta dal Francese , arricchita di note e di molti articoli nuovi da Filóteo d? Ippolito.Nap. 1839-1840.T. i° di fogli 3o in 4° c<>n 3o Tavole \ e del T. 20 sinora f. 19. La grande utilità di questo lavoro fu annunziata dal Protomedico del Regno a* suoi vicarii con lettera de' 28 Nov. i838. Non trattasi di semplice traduzione , ma di un'opera fatta Italiana , corretta , migliorata (1270) , che fra gli altri pregi offre quello delle giudiziose note del d'Ippolito (1271)*, laonde in Settembre 1840 S. E. il Ministro dell' Interno la raccomandò agi' Intendenti ^ Pietro , fratel germano di Filoteo , Dottor di Legge , Avvocalo ne1 Tribunali di Napoli , del qual noto alcune Allegazioni : Difesa di Sagarriga e Blasi contro Fanelli presso la Suprema Corte di Giustizia. Napoli , i838 — Per gli eredi di Moschiano contro il Conte Villani nella Gran Corte Civile di Napoli. Nap. i838 — Per gli eredi del Duca di S. Nicola contro i Caracciolo di Torchiarolo nella Gì C. Civ. di N Nap. iS^o — Francesco , Sacerdote (1118 , 1122 ) , in Napoli , loro zio.
Palizzi Giuseppe e Filippo (pag. 352) , figli di Antonio , ambi dediti alla Pittura , e premiati nella esposizione del 1839, 1' uno, allievo di Smargiassi e paesista molto felice ne' suoi lavori (1272) , con medaglia di argento di primo ordine ; l'altro, ritrattista e fornito di particolar talento per pennelleggiare animali, con medaglia di argento di secondo ordine (1267).
De Meis. Francescopaolo , Socio dell' Accademia Pon-taniana ( 1273 ) , fu Professore privato di Matematica e di Filosofia in Napoli per molti anni. Del suo Collegio , dell' ottimo metodo d'instruire i giovani , e de' valenti allievi , risuonò frequentemente la lode nel Giornale politico di Napoli. Ei di valentiss. e cliiar. nelle Scienze e nelle Lettere ricevè ripetutamente gli epiteti ne'Componimenti in morte delle quattro-Sorelle de Meis vittime del Colera nel 1837, Napoli, i838. Figlie sue furono le lodate giovanette perite jn men di due giorni. Oggi dimora in Parigi ts Michele (1118), prima Canonico del nostro Capitolo , ove le cariche e di Primicerio e di Tesoriere sostenne , poi Cherico Regolare della Madre di Dio in Roma 5 colà , non sono già molti anni, morì , dopo aver esercitato l'uffizio di Superiore. Il , suo allontanamento da Vasto apportò grave perdita alla città , che rimase priva di egregio Professor di Belle-lettere, ed al Collegio de'Canonici. La dolcezza de'costumi e la pietà del cuore formavano l'ornamento migliore della sua doltri-
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