Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

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      dallo scarcerato un carlino per presura , un carlino per dimora notturna, e grana cinque se diurna fosse stata la dimora dello scarcerato — 9. I Famigli non abbian dritto airajuto de'cittadini nelle carcerazioni— i5. Il Vicemarc. non possa assumer novellamente la carica in Vasto che dopo dieci anni — 17. È proibito al Vicemarc. legnare nella Selvacupa della Università a II Privil. indicato nel 4 verso 33 e nella nota 407 , che sarebbe il XX , conferma in modo generale i Privil. della città ss 128. In Giugno 1742 la Università possedea 29 terreni seminatorii e frattosi (1296).
      i33. Le mortelle crescono in Selvacupa : la Università ne vende il taglio quando n' è richiesta ss 134. Nel 1598 si riunì il Consiglio in una Farmacia (599) Si35. Nel 1592 la Università rinnovar facendo l'Orologio in modo da battere ad ore 12 con la terza ora di notte , ingiunse all' Artefice 1' obbligo di rimetterlo sulla torre di S. Agostino , suo antico luogo (1297).Oggi l'orol°gK> suona prima le ore e poi i quarti-, faceva all'opposto circa il 1815 ss i36. Nel 1589 e 1592 la Università assoldava due Corrieri per recare lettere a Napoli e prenderne risposte, una volta per settimana (1298) — In Cousiglio de'2 Agosto 1578 si disse esser obbligo della Università dar i due Palii (932) 137.Nel i589 la Università fece ricostruire a fabbrica sul vallone di S. Sisto il ponte della Villa largo piedi cinque tra le spallette (1299) cs 139. Nelle pianure della Penna erano i Regii Stucchi, come iu Majo , Rifless. cit. a pag. 336.
      i48. In tempo del Viti nulla vedeasi sopra Erce (798) — Su questi scògli rinvienesi quella specie di Litofito simile al Corallo denominata Gorgonia da' Naturalisti.
      i53. Si dice che da'cittadiui di Pennaluce fu data origine a Penna S>. Andrea in Provincia di Teramo — A'21 Aprile 1377 abitavano Pennaluce Giovanni di Bario , Guai-ter u zia , Maddalena Coxo Pa taci ni , Adammo , Mascio delle Genti e Stefania Raylli (i3oo) — Nel i4<8 la Università rappresentata in Napoli da Checco de Fiorenza e da Notar Nicola della Civita , concorreva con Lanciano ed Atessa all' acquisto del Contado di Monteodorìsio , in cui fra le altre terre si asserivano comprese la Penni, Castiglione e Sai-vento \ ma poiché la Università nostra oppose non doversi includer nella vendita Castiglione e Salvento da lei precedentemente comprati, il già ultimato contratto si sciolse (i3oi). Ma perchè Vasto non si oppose anche per Penna-luce ? = 154- ài scrissé dal Pacichelli che Pennaluce stava ancora in piedi quando l'Alberti viaggiava (i3o2). Ma dove mai l'Alberti ciò dice? Questi, che fiorì circa la metà del 16° secolo , confuse col Castello Sica (pag. 142) Pennaluce (5i3).
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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

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