Storia di Vasto. Città in di Luigi Marchesani

Pagina (364/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      370
      poco di là da S. Giacomo (pag. 278), menerà a questo pubblico edilìzio disegnato dal nostro Architetto Pietrocola. A confine del lato meridionale la Città vi tiene per istraordinarie urgenze tommolo uno di territorio (18). Oltre alla compra del sito (i3o4)> la Università paga quest'opera ducati 6565 (i3o5).
      1^3. Nelle scure notti invernali i nostri villani vanno per le pianure con lanterna addocchiando volatili e quadrupedi selvatici accovacciati: gli animali, al forte suono del campanaccio portato ed agitato da un de' villici , vie più acquattandosi rimangono presi o ammazzati con colpo di pala.
      180. Antichi sono lo scavamento delle radici dùLiqui-rizia nelle pianure della Penna, e la vendita di quelle a'fo-restieri (121) -—In casamento accanto a S. Lucia, da più di un anno agisce con profitto la fabbrica di Cremor di tartaro — Si compongono odorose pomate di Gelsomini e si distillano eccellenti acque di fiori, ma erronea è la notizia (i3o6) di servire al commercio esterno rt 181. L' uso di esteri mietitori incaggiati da' Vastesi è antico (1307).
      iq5. In Notar Viti è impiegata la designazione di contrada de' Guarlati ts 198. Era in Vasto Domenico Nibio nel (i3o8) ts 199. La porzione urbana di contrada Inforzi diceasi pur contrada Toronii nel 1590 (1309).
      2o3. Il Priore ed i Confratelli dello Spedai di S. Maria _ uniti a'Confratelli di S. Maria , nel 1591 diedero in am-~ ministrazione a' Coniugi d'Ovidio e Gasparri tutte le stanze dello Spedale, fuorché la cantina, le suppellettili di questo , una vigna con olivi alla Ripa de' ciechi ed un Canneto alla Codalfa , poderi dello Spedale , affinché i coniugi incaggiati a vita nell' assistenza degl' infermi, a prò degli ammalati e delle loro persone avessero impiegato quanto loro si consegnò : senza licenza del Priore non poteasi ricevere infermo (i3io) e 207. Nel 1840 la Città prese in Napoli Lumiera pensile di cristallo per la platea del Teatro , spendendo ducati 200 (18) t; 216. Del pozzo pe'l giù porta S. Maria si à menzione nel 1592 (i3ii').
      221. Nella marina adiacente a Mouteveccnio stava la contrada Pinciaria ; quella di S. Cosmo rimanea tra Tagliaferro e S. Maria di Castiglione (pag.266) (i3i2) £3 225. Alla Commessione pe '1 porto nell'Adriatico venuta in Vasto il dì 20 Luglio 1840 la Università dimostrò ad evidenza che fra tutt' i siti marini degli Apruzzi e di Molise sol quello della Lotta presenta le più favorevoli qualità per costruirsi col maggior risparmio un porto adattato fin a'graudi legni da guerra (18).
      240. Non fu innalzato il pavimento della Chiesa.
      (^.ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore
di Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli
1838 pagine 364

   

Pagina (364/442)






S. Giacomo Architetto Pietrocola Città Università Liqui-rizia Penna S. Lucia Cremor Gelsomini Vastesi Notar Viti Guarlati Vasto Domenico Nibio Inforzi Toronii Priore Confratelli Spedai S. Maria Confratelli S. Maria Coniugi Ovidio Gasparri Spedale Ripa Canneto Codalfa Spedale Priore Città Napoli Lumiera Teatro S. Maria Mouteveccnio Pinciaria S. Cosmo Tagliaferro S. Maria Castiglione Commessione Adriatico Vasto Luglio Università Apruzzi Molise Lotta Chiesa Qle Lucia Maria Maria Maria Cosmo Maria